Piazza, il cantiere è fermo: lavori bloccati da un mese

Roveredo, l’opposizione insorge. E si aspetta una perizia sui materiali da usare I cittadini la prendono con filosofia: «Protestare? Beviamoci sopra, che è Natale»

ROVEREDO. Non serve un grande spirito d’osservazione per accorgersi che i lavori in piazza Roma procedono a rilento. Da almeno un paio di settimane il cantiere è praticamente fermo, con l’imbocco di via Verdi che rimane inaccessibile al traffico e l’area del monumento ai Caduti ancora da transennare.

In questo punto si sarebbe dovuti iniziare a intervenire dal 21 novembre, come informano i cartelli di divieto di sosta installati dalla ditta titolare dell’appalto. La realtà dei fatti è che la zona è libera, e i roveredani continuano tranquillamente a usarla come parcheggio (legittimamente, a giudicare dal fatto che di multe non ne sono state elevate).

A mettere in stand by i lavori è l’attesa dell’esito di una perizia che dovrà stabilire l’opportunità o meno di utilizzare il ghiaino lavato (simile a quello già posato in via Verdi) come pavimentazione della piazza nell’area delimitata dalla pasticceria Fabris, il Rover bar e l’ex falegnameria Pizzioli.

«Siamo di fronte a una situazione scandalosa – tuona l’ex assessore alle Opere pubbliche Ezio Rossit, oggi consigliere di opposizione –. Il paese è ostaggio dei lavori in piazza a causa dell’inadeguatezza di una parte politica. Siamo in balia di quattro dilettanti allo sbaraglio».

L’ipotesi ghiaino lavato, nell’opinione di Rossit, non dovrebbe neppure essere presa in considerazione: «Se l’amministrazione sceglierà questa opzione e qualcuno, inevitabilmente, finirà per farsi male, presenterò una denuncia per lesioni colpose. Il ghiaino, oltre a essere molto più costoso, allungherà a dismisura i tempi di durata dei lavori, con il rischio di ritrovarci alle prese con un nuovo “caso” via Verdi, inaccessibile ormai da cinque mesi».

Finché la perizia non stabilirà il da farsi, «non c’è certezza per i residenti di via Verdi, che continuerà a rimanere incompleta. Né per i commercianti, che sono preoccupati perché non sanno quale sarà lo stato del cantiere durante le feste». La giunta in carica, rincara la dose Rossit, «è ignorante in materia. Si vuol modificare il progetto? Parliamone. Se ci fosse stata la commissione urbanistica, si sarebbe potuto discuterne in quella sede».

Il paese come sta reagendo a questo lento incedere dei lavori? I roveredani, per il momento, sembrano prenderla con filosofia. Sul gruppo “Sei di Roveredo se...” si pubblicano con un pizzico di nostalgia le foto della piazza che fu, e c’è anche chi, tra il serio e il faceto, lancia la proposta di un sit in per fermare i lavori: «Anzi no, facciamo un sit in perché i lavori continuino, visto che la piazza è ferma. Oppure beviamoci sopra, visto che è Natale e dobbiamo essere tutti più buoni».

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