Piazza primo maggio, cantiere da lunedì

Udine, ma Italia Nostra invita il Comune a una pausa di riflessione: verifichiamo con politici e cittadini se il parcheggio serve
Udine 09 Luglio 2013 park pzza primo maggio Telefoto Copyright Petrussi Foto Press /turco
Udine 09 Luglio 2013 park pzza primo maggio Telefoto Copyright Petrussi Foto Press /turco

UDINE. Lunedì inizierà l’allestimento del mega cantiere in piazza Primo Maggio. La Sistema sosta e mobilità (Ssm) consegnerà l’area ex Esso all’impresa Vidoni aggiudicataria dei lavori di costruzione dell’opera da 11 milioni di euro. Ieri, la polizia municipale ha comunicato ai commercianti di via Portanuova che da lunedì la strada, fino alla chiusura dei lavori, sarà chiusa al traffico in uscita. Tutto questo mentre il Consiglio direttivo di Italia Nostra metteva a punto l’ennesimo appello per invitare l’amministrazione comunale a una pausa di riflessione, a elaborare un progetto unitario del centro storico e quindi a verificare se il parcheggio sotterraneo sia necessario.

L’associazione ambientalista nel rimarcare che «la sua denuncia in merito ai vizi formali del procedimento amministrativo è risultata più che fondata» e che «la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, in autonomia, ha fermato l’inizio lavori e poi obbligato a profonde modifiche con l’obiettivo anche di valorizzare lo spazio antistante i giardini storici della villa palladiana, sostituendo il verde ai parcheggi a raso», pone a voce alta alcune domande. Vuole sapere «dove saranno ricollocati i parcheggi a raso?» previsti inizialmente nell’area ora diventata verde e «che fine farà la struttura spiraliforme delle rampe di accesso al garage?» visto che, a suo avviso, «sarebbe auspicabile una scelta meno impattante, ma comporterebbe un altro parcheggio».

Ultimo, ma non per importanza il quesito che recita: «Non è il caso di aspettare l’iter di approvazione del progetto definitivo con le modifiche richieste dalla Soprintendenza prima di iniziare i lavori, completando i passaggi necessari? Perché tanta fretta? Una pausa di riflessione porterebbe tutti a considerare la questione in maniera più pacata e lungimirante, verificando finalmente l’utilità o meno di questo parcheggio». Italia nostra, in effetti, ha già invitato il Comune a sviluppare «un progetto urbanistico unitario da piazza Primo maggio al collegamento del castello fino a piazza Libertà, come prevede il Piano regolatore, per verificare se nell’ipotesi tanto sbandierata della pedonalizzazione della piazza, il parcheggio interrato sia effettivamente necessario. Il tutto - insiste l’associazione - si potrebbe fare in un paio di mesi discutendo il progetto in Consiglio comunale e con le rappresentanze culturali, economiche e sociali della città».

Detto questo, Italia Nostra ci tiene a far notare che anche «l’ingombrante rotatoria che avrebbe dovuto sostituire il semaforo in piazza è stata cancellata, così come sono spariti il parallelepipedo color rosso e altre strutture accessorie, mentre dovrà essere rivista la copertura delle rampe del parcheggio. Anche se - ammette il Consiglio direttivo - ci piacerebbe vedere la soluzione finale pubblicata sulla stampa, affinché i cittadini possano esprimersi in merito. Doveroso sottolineare, infine, - conclude il Consiglio direttivo - l’impegno determinante della soprintendente, Maria Giulia Picchione, a cui rinnoviamo la nostra solidarietà rispetto agli attacchi cui è sottoposta, nella ferma volontà di difendere i valori storici della città».

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