Pindoi, la prima volta di Puart FOTO
ROVEREDO IN PIANO. Un nuovo borgo entra nell’albo d’oro dei vincitori dell’“Antico giuoco dei pindoi” di Roveredo in Piano. A trionfare nella 31ª edizione della sfida paesana a colpi di sasso è stata infatti, per la prima volta nella storia della manifestazione, la contrada Puart, rappresentata da Ugo Vecchio.
Dopo avere eliminato nelle batterie Forcjates e Run Cadei, in finale Puart ha avuto la meglio su Tavieles, Sant’Anna e Codes, spuntandola proprio su quest’ultima (difesa da Paolo Barel) al termine di un testa a testa particolarmente serrato.
Vecchio si è dunque aggiudicato il titolo di “pindol” dell’anno, strappandolo a Stefano Di Noia della Platha, vincitore dell’edizione precedente.
Proprio la Platha, assieme a Codes, è il borgo più titolato: entrambi hanno collezionato 6 successi, un record difficile da battere. A premiare il pindol è stato l’assessore alla Cultura e allo Sport Igor Barbariol, particolarmente soddisfatto di incoronare il giocatore della contrada alla quale lui stesso appartiene.
Una tradizione che si rinnova anno dopo anno quella del gioco dei pindoi, che vede fronteggiarsi i rappresentanti dei 12 borghi roveredani in una sfida a colpi di pietra.
L’obiettivo di ciascun partecipante è di eliminare gli avversari abbattendo il loro pindol (un sasso, appunto) attraverso il lancio di una pietra da una distanza di 15 passi, facendo attenzione a colpire esclusivamente i sassi dei borghi rivali, pena l’autoeliminazione dalla competizione.
A vigilare sull’andamento della gara lo sguardo attento dei giudici e del rettore Palmiro Bran, i quali controllano che il pindol venga colpito senza che la pietra lanciata dal giocatore tocchi terra.
È stata invece Mirella Sandri per le Vilotes a trovare la vittoria nel sesto “Giuoco dei cerchi delle madonne dei pindoi”, scalzando il borgo Sacon, trionfatore delle due edizioni passate della sfida riservata alle 12 rappresentanti femminili dei borghi roveredani.
Nonostante il tempo incerto e qualche goccia di pioggia che ha disturbato le eliminatorie, la manifestazione è stata seguita da un folto pubblico, che non ha mancato di sostenere il proprio pindol durante la gara. Pur trattandosi di un piccolo palio di paese, ogni contrada ci tiene a fare bella figura in questo evento della tradizione roveredana.
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