“Piove” al PalaCornacchia: piazzati secchi nei corridoi

Porcia, le giocatrici della squadra di volley costrette a “dribblare” i contenitori. Dopo i lavori, ci sono crepe nel tettuccio che protegge il territorio degli spogliatoi

PORCIA. Contenitori per raccogliere l’acqua piovana alla palestra Cornacchia. Dopo i lavori interni di 6 anni fa la palestra era diventata un vero e proprio palazzetto, funzionale e moderno. Le società sportive chiedono sempre maggiori spazi all’amministrazione comunale, per poter praticare attività sportiva.

Nelle giornate di pioggia, la palestra Cornacchia è frequentata da decine e decine di persone, ragazzini e ragazzine soprattutto che praticano attività sportiva, in particolar modo pallavolo e pallacanestro. Alla palestra arrivano, non solo durante i giorni del memorial Cornacchia, squadre provenienti da fuori regione.

Domenica scorsa ad esempio ha gareggiato, per una partita del campionato di terza serie nazionale di volley femminile (non certo una serie dilettantistica) una squadra di Verona. Questo era il biglietto da visita sul corridoio che conduce agli spogliatoi: due secchi per il mocio e una tanica sistemati proprio sotto il tettuccio in plexiglas dove si verificano le perdite più cospicue. Tra l’altro uno dei recipienti non sembrava molto indicato, poiché a sua volta presentava delle perdite.

Chissà cosa avranno pensato le giocatrici della squadra di Verona che si sono fiondate negli spogliatoi “dribblando” i recipienti che cominciavano a raccogliere l’acqua piovana. «Devo ammettere che di questa situazione non ne sapevo proprio nulla – ha riferito sconsolato il dirigente sportivo Tiziano Cornacchia – non so cosa dire». Spiega però un altro dirigente sportivo che questa situazione ormai si protrae da un sacco di tempo. «Il tettuccio che sovrasta il corridoio degli spogliatoi presenta alcune imperfezioni – ha spiegato Paolo Miotto –, sicchè quando piove siamo costretti a posizionare dei recipienti per impedire che il corridoio di accesso agli spogliatoi si bagni».

Forse, dicono in tanti, l’amministrazione, ogni tanto, farebbe meglio a fare qualche sopralluogo per impedire che qualcuno, da Verona o a Modena, torni nelle proprie case col ricordo della palestra di Porcia che perde acqua. Strano che nemmeno le mamme dicano nulla. Con il corridoio bagnato gli atleti, tra essi anche i bambini, rischiano di scivolare.

E quando scivolano rischiano di farsi male. Piccola consolazione: non piove all’interno del rettangolo di gioco. I dintorni della palestra poi non sono così fortunati. Due mesi fa il manifesto di benvenuto della Domovip era stato strappato dai vandali. In più, sulle mura perimetrali della struttura sportiva campeggiano ancora scritte vergate da spray. I biglietti da visita sono importanti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto