Piscina appena rinnovata, già nuovi lavori

Dopo il restyling da 500mila euro sono necessari nuovi interventi che non richiederanno la chiusura dell’impianto

TOLMEZZO. La piscina, riaperta a fine ottobre, richiede ancora alcuni piccoli interventi, nonostante la ristrutturazione da 500 mila euro.

Nei giorni scorsi il Comune ha affidato a un’impresa il collegamento della nuova stazione di pompaggio alla rete idrica antincendio della piscina comunale (2861 euro). È in fase di rifacimento la stazione di pompaggio ai fini antincendio di Teatro-Mensa-Piscina con la posa della rete di distribuzione delle linee di alimentazione e il quadro elettrico, nonché il collegamento della stazione.

Per il certificato di prevenzione incendi dell’impianto serve però il collegamento specifico alla piscina. Un altro intervento riguarda la realizzazione di un isolamento esterno (1.915 euro) in corrispondenza del corridoio tra gli spogliatoi istruttori e il locale di primo soccorso, dove l’umidità crea problemi all’intonaco.

È poi necessario l’adeguamento del quadro elettrico(6954 euro) a servizio dell’unità di trattamento aria dell’area benessere, poiché il sistema automatico di termoregolazione è guasto.

Questi interventi, che non richiedono la chiusura della piscina (come invece era stato per la ristrutturazione), non erano compresi nel progetto dei recenti lavori di riqualificazione della struttura, in quanto i fondi disponibili non bastavano. Il Comune, bloccato dal patto di stabilità, per poter utilizzare lo stesso contributo regionale di 500 mila euro per la ristrutturazione, aveva concesso in diritto di superficie la piscina all'allora Comunità Montana della Carnia, ora Uti della Carnia, mantenendo però (in proprio o tramite terzi) la gestione.

Oggi ciò fa ricadere sulle casse del Comune una serie di interventi non compresi in quel progetto di ristrutturazione (che fu lo stesso Comune a consegnare all’ente comprensoriale). Un aspetto che ha fatto discutere in Consiglio comunale in questi mesi, specie Matteo Muser del M5s, soffermatosi sulle variazioni di bilancio relative.

L’impianto ha richiesto interventi robusti, perché era datato, ma anche per lavori eseguiti male a fine anni’90 e che diedero luogo a una vicenda giudiziaria conclusasi solo nel luglio 2016, dopo 16 anni con la pronuncia della Cassazione che ha dato ragione al Comune e ha liberato per le casse comunali 350 mila euro (vincolati per la vertenza). Molti di più però se ne sono già spesi sulla piscina in meno di due anni per ridare un po' di dignità a questa struttura molto utilizzata dagli utenti.

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