Piscina in abbandono, riecco i problemi
SAN DANIELE. Alcuni istituti di credito avrebbero manifestato il proprio interesse a contribuire al finanziamento necessario alla realizzazione della piscina di San Daniele. Per il momento nulla di certo, solo rumors in una città che assiste praticamente impotente da anni a una vicenda che ha ormai dell’incredibile.
Di certo per il momento, nonostante i colpi di scena di qualche mese fa e gli annunci, solo lo stato di abbandono in cui versa il cantiere. Cantiere che come ogni inizio d’estate ripresenta le medesime problematiche: circondato di erbacce e con gli invasi pronti ad accogliere insetti e piccoli roditori. Ma forse, secondo alcune indiscrezioni, qualcosa si sta muovendo a favore della ormai inseparata ripresa dei lavori.
I bene informati riferiscono che la mancata materiale erogazione della somma pattuita da parte del Credito sportivo ad Azzurra srl, società che dovrà completare l’impianto natatorio, è dovuta al fatto che l’istituto di credito della capitale può concedere il finanziamento solo a patto che alla fine dei lavori vi sia un impianto completo, il cui funzionamento possa permettere di ripagare il credito.
E con la somma concessa è molto probabile che ciò non sia possibile e che la società di Magnano in Riviera sia stata costretta a trovare anche altre fonti di credito. A giugno era stato siglato il contratto di acquisto della piscina di San Daniele tra l’acquirente Azzurra e la Hypo Alpe Adria Bank di Tavagnacco. L’acquisto della struttura da parte della società aveva permesso di superare l’impasse amministrativo che si era creato nel o 2008, dovuto a problemi sorti con la vecchia dirigenza della Hypo Bank.
A dicembre dello scorso anno, Azzurra srl aveva annunciato che il Credito sportivo aveva deliberato il finanziamento dei 2,2 milioni di euro necessari ai lavori di completamento della piscina. Da allora sono passati 5 mesi ma i lavori non sono stati riavviati.
E ciò a fronte di diversi movimenti nell’area del cantiere subito dopo l’annuncio dell’ottenuto finanziamento: nei mesi scorsi infatti la società di Magnano ha provveduto a proprie spese alla rimozione delle parti irrecuperabili della struttura ovvero le coperture in legno e alla pulizia di tutto il terreno circostante.
Alcune persone per qualche settimana hanno lavorato, ma poi non si è visto arrivare nessun altro. Se dovessero ripartire i lavori sarà realizzata una prima parte di quanto progettato ovvero la piscina semiolimpionica, spogliatoi, atrio, reception, servizi e parcheggi, per arrivare così all’apertura parziale dell’impianto. Il secondo lotto funzionale riguarderà la piscina didattica e quella ludico-ricreativa, mentre la terza e ultima fase prevede il completamento del primo piano.
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