Pista carri, l’opera infinita 9 anni per il secondo lotto
SAN QUIRINO. La pista carri, ovvero la strada provinciale pensata come una sorta di “Pontebbana bis” che avrebbe dovuto collegare la zona pordenonese a Udine, bypassando il traffico della congestionata statale 13, a distanza di nove anni dall’inaugurazione del suo primo lotto, avvenuta nel luglio 2006, resta ancora monca.
Un’opera non finita e infinita. Di quella strada, già finanziata all’interno del progetto di Aviano 2000 con fondi dello Stato, ad oggi esiste infatti solo il tratto che congiunge San Quirino dalla strada regionale 251 a Spilimbergo – inaugurato nel 2006 – attraverso la circonvallazione di Vivaro. Il secondo lotto, ovvero quello compreso tra la strada regionale 251 e la provinciale Aviano-Pordenone, avrebbe dovuto essere completato esattamente tre anni fa. Così almeno aveva annunciato l’allora presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, ai primi di ottobre 2011 a margine della conferenza stampa di presentazione degli eventi relativi al centenario dell’aeroporto “Pagliano e Gori” di Aviano.
«Con 5 milioni di euro – aveva spiegato l’ex presidente dell’amministrazione provinciale – completeremo l’opera. In questi giorni verrà affidato l’appalto, quindi la strada sarà completata entro giugno 2012. È stato un iter tortuoso a causa della vicinanza di strutture militari delicate: superate le esigenze di segretezza e sicurezza, quindi, adesso si può procedere».
Invece, superato quello scoglio, da allora l’opera è andata avanti comunque a rilento. Nel 2012 per renderla conforme alle previsioni urbanistiche, fu necessario richiedere ai Comuni interessati una variante al Piano regolatore e precisamente ai Comuni di San Quirino, Roveredo in Piano e Aviano. Si arrivò solo al marzo 2014, a due anni di distanza quindi da quell’annuncio di Ciriani, all’approvazione del progetto definitivo del secondo lotto della pista carri da parte della giunta provinciale.
Ma non fu finita qui. Per realizzare la strada, che attraversa anche terreni di proprietà privata, si è reso infatti necessario procedere ad alcuni espropri: un iter burocratico che il settore Viabilità stradale dell’ente intermedio starebbe portando a compimento in questo periodo.
Se tutto andrà bene, quindi, l’estate “fortunata”, non sarà più ovviamente quella del 2011, ma quella appena iniziata. Ma in ogni caso questo non è il termine presunto per la consegna dell’opera finita, bensì quello, altrettanto presunto, della pubblicazione del bando di gara per l''appalto lavori. In altre parole, il giorno in cui si potrà dire davvero di contare su una Pontebbana bis, Pordenone-Udine, per alleggerire il traffico della statale 13 sarà passato, nelle più rosee delle ipotesi, non meno di un decennio.
A oggi quindi ci si deve accontentare dei benefici che il primo lotto ha portato alla viabilità a nord della statale: quello cioè che congiunge San Quirino dalla strada regionale 251 fino a Spilimbergo, attraverso la circonvallazione di Vivaro. Ha consentito di decongestionare il traffico nell’abitato di San Foca di San Quirino e di non lasciare in balia delle piene del Cellina e del Meduna gli automobilisti. Da qui poi si prosegue fino a Udine lungo un percorso di gran lunga più snello di quello della Pontebbana.
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