Pittoni: «Scuola, bonus ai precari per contrastare quelli del Sud»

Dichiarato ammissibile in Commissione l’emendamento del senatore leghista: «Quaranta punti in più per contrastare la concorrenza degli insegnanti meridionali»

UDINE. Un bonus di 40 punti per gli insegnanti precari che scelgono di non tresferirsi di provincia. La proposta del senatore della Lega Nord, Mario Pittoni è già stata depositato («ed è già stata dichiarata ammissibile») alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, che stanno esaminando il decreto Sviluppo. L'emendamento Pittoni, prevede appunto un “premio” di 40 punti per gli insegnanti precari che scelgano di non trasferirsi di provincia.

«E' la mia risposta – spiega il senatore friulano, che è anche capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato – all'europarlamentare del Pd Debora Serracchiani, che aveva definito le mie proposte “solo vuote grida manzoniane”. I nostri insegnanti precari – spiega Pittoni – rischiano di ritrovarsi senza lavoro per la concorrenza di colleghi del Sud che, per motivi tutti da approfondire, presentano punteggi anche doppi rispetto ai loro. Da qui la necessità di mantenere le graduatorie chiuse, in attesa del nuovo sistema di reclutamento».

Ora le graduatorie si riaprono, «ma questo avviene per lo stop del Capo dello Stato al congelamento, non – come afferma Serracchiani – per il decreto sullo sviluppo, che invece prevede una serie di "paletti", da noi specificatamente richiesti per "frenare" l'invasione di docenti esterni. Fa poi sorridere – aggiunge il parlamentare friulano – che Serracchiani mi chieda di riconoscere la bontà delle graduatorie ad esaurimento volute dal governo di centrosinistra, visto che le sto difendendo io, nell’assoluto disinteresse della segreteria del suo partito. Cosa che fa parecchio arrabbiare gli insegnanti precari, gli stessi che vivono questa situazione come un "tradimento" del Pd».

Tra i risultati del suo impegno Pittoni cita anche la «non casualità» del disporre dal 2009 di un direttore scolastico regionale "friulano", la dottoressa Daniela Beltrame, «figura di assoluta competenza, che arriva dopo un lungo periodo di gestione affidata a funzionari romani»; e la prossima nomina a direttore generale per l'università dell'udinese Daniele Livon, primo friulano a coprire questo incarico, «tecnico – sottolinea Pittoni – estremamente preparato, della cui collaborazione mi sono avvalso per alcuni passaggi delicati della riforma universitaria. Un giovane che ha ben chiare le difficoltà in cui si dibattono strutture virtuose ma sotto-finanziate come quella di Udine».

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