Più di 3 mila 500 le donne vedove
PORDENONE. E’ una strana matematica quella che regola lo stato sociale dei cittadini pordenonesi. Le donne sono quelle che si sposano prima – le più giovani residente coniugate (sono sette) hanno 19 anni – e restano più spesso sole. Se i vedovi in città sono 655, le vedove sono addirittura 3584, cinque volte tanto.
Anche nel caso di divorzio, sono le donne in cima alla classifica: 1253 contro 682 uomini. Gli uomini, in compenso, divorziano prima. Il più giovane divorziato residente in città ha 21 anni.
Quello dello sfilacciamento dei nuclei familiari è un tema che va oltre la dimensione demografica. Le donne, il dato più che statistico è sociale, sono anche quelle che, in caso di separazione e divorzio, si occupano dei figli.
Questo naturalmente comporta non solo mutate esigenze di tipo economico, ma anche necessità di servizi diversi perché la donna sola con figli deve lavorare e non sempre ha alle spalle una rete che la aiuti nella cura dei figli.
D’altro canto l’uomo, che resta solo, quasi sempre si trova a cedere alla ex, oltre che la casa, anche il tetto coniugale con la diretta conseguenza che deve provvedere al mantenimento di un’altra abitazione (oltre che alla compartecipazione delle spese del precedente nucleo familiare).
A Pordenone, tramite Ater, è stata avviata una sperimentazione per affidare alcuni alloggi ad affitto calmierato a genitori separati che non siano in grado di sostenere la spesa di una locazione a prezzo di mercato, ma i numeri sono poca cosa rispetto ai bisogni della popolazione interessata.
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