Più parcheggi gratuiti nel piazzale della stazione

NS. «Elimineremo una buona parte delle soste con disco orario di fronte alla stazione ferroviaria per ospitare il previsto aumento dell’afflusso di utenti»: il sindaco di Cormòns, Luciano Patat, spiega come l’amministrazione comunale si stia preparando all’arrivo, dai Comuni limitrofi, viste le chiusure dei presidi ferroviari di Capriva e Mossa, di molti pendolari diretti verso Trieste, Udine o altre località più lontane.
«La chiusura delle stazioni di Mossa, Capriva ed altre nella zona porta con sè una maggior centralità per la nostra - spiega Patat - per questo motivo, e per il fatto che indipendentemente da ciò abbiamo notato negli ultimi tempi un incremento dei pendolari, abbiamo deciso di togliere il disco orario dai parcheggi di fronte all’ingresso della stazione: ne lasceremo solo alcuni così per i frequentatori del bar della stazione o per coloro che attendono in auto qualcuno in procinto di scendere a Cormons, ma gli altri saranno liberalizzati proprio per far si che i pendolari abbiano più possibilità di lasciare l’auto. Non solo, ma nel parcheggio vicino al vecchio ospedale aumenteremo i posti auto proprio per garantire maggiori spazi a chi viene a prendere il treno a Cormons. Le ordinanze sono già pronte, diventeranno operative nel 2014».
E c’è anche un’altra grossa novità, per ora ancora in stand by: «Abbiamo appena ricevuto da Ferrovie l’ok alla cessione per un anno dell’area interna della stazione dove, secondo il progetto del polo intermodale, dovrebbe sorgere un ulteriore parcheggio. Ma la concessione per un anno non serve a nulla: ci servirebbe un comodato d’uso almeno per vent’anni, se non di più, in modo da far partire i lavoried una volta ultimati utilizzare normalmente l’area. Chiederemo, quindi, a Ferrovie di prolungare il comodato d’uso: un anno sarebbe troppo poco, non riusciremmo nemmeno a far partire i lavori con i vincoli imposti dal Patto di Stabilità».
Lavori che rientrerebbero come accennato in quel polo intermodale il cui progetto è bloccato da quasi un decennio: «L’opera vede la Provincia come ente punto di riferimento, ma a mettere i quasi 500 mila euro necessari saremmo noi e la Regione: rispettivamente 120 mila noi e 370 mila euro la Regione - continua Patat - sinora tutto è rimasto bloccato per la difficoltà cronica nel comunicare con Ferrovie in questi anni, ma finalmente ultimamente qualcosa si sta sbloccando. Ne è un esempio la questione appunto del parcheggio interno, e ne è un altro quello dell’area lungo via de Gasperi, che ci sarà ceduta in concessione dall’ente: realizzeremo un parco per famiglie ed alcuni parcheggi per l’utenza della stazione».
In tutto, tra parcheggi nuovi, dischi orari ridotti ed opere ora non più lontane dalla realizzazione i nuovi posti auto attorno alla stazione sarebbero più di un centinaio.
Matteo Femia
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