Pizzaiolo torna a casa e muore a 44 anni

E’ stato questo, nella tarda serata di sabato scorso, l’ultimo capitolo della vita di Massimo Miglietta, 44 anni passati a lavorare e a costruirsi una famiglia, esercente che a Torre in via Piave aveva saputo creare dal 1998, insieme alla moglie Monica Nardi, un Pizza Express divenuto riferimento per il quartiere e non solo.

C’erano voluti fatica e sudore, per riuscire nell’impresa, ma Massimo, insieme a Monica, non aveva mollato, facendo fronte a questi tempi difficili nell’unico modo che conosceva: lavorando ancora più sodo.

E lo ha fatto fino all’ultimo, sabato sera, fino a quando i primi sintomi di quello che pareva un banale malessere lo hanno indotto a tornare a casa. Non prima, però, di essere passato alla “Taverna di Obelix” in via del Maglio 2, gestita dai genitori di Monica, Roberto e Luigina Nardi, e di avere accompagnato quest’ultima a casa. Poi il rientro nella sua abitazione, a Cordenons, e poco dopo l’ingresso la crisi cardiaca fatale. Quando Monica Nardi è tornata nel domicilio di famiglia, purtroppo, non c’era già più nulla da fare.

Monica e Massimo si erano conosciuti nel 1990 a Pordenone in quella che all’epoca si chiamava birreria “Kambusa”. Massimo era aiuto cuoco, Monica figlia degli allora titolari del locale. Un anno dopo, fra i due, era sbocciato l’amore e la coppia si era sposata nel 2004 nella chiesa di San Ilario e Taziano, a Torre. Il legame col quartiere era proseguito, nel frattempo, con la decisione di installare in via Piave il Pizza Express nel quale Massimo ha lavorato fino all’ultimo.

Massimo Miglietta lascia, oltre alla moglie e a due figlioletti, il papà, il fratello Franco, e tutti coloro (e sono stati tanti) che avevano, nel corso degli anni, imparato a conoscerlo e a volergli bene.

La data dei funerali non è stata ancora stabilita.

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