Pizzeria Favorita, il Comune può venderla

Spilimbergo, chiuso in Cassazione l’annoso contenzioso con gli ex affittuari. Valore dell’immobile, 535 mila euro

SPILIMBERGO. Il Comune di Spilimbergo mette a segno un decisivo punto a favore nell’annosa questione giudiziale legata all’ex ristorante pizzeria La Favorita, locale di proprietà comunale, da anni in stato di abbandono.

Dopo aver ottenuto sentenza favorevole nell’estate del 2011 dalla Corte d’appello di Trieste, uscendo vincitore da un ricorso presentato dalla società Ristorante-pizzeria Favorita snc Beccaro e Ongaro, ex affittuaria dello stabile, è notizia dell’ultima ora che la Cassazione (ultimo grado di giudizio) cui gli affittuari avevano presentato ricorso nella primavera di tre anni fa, ha dato ancora una volta ragione al Comune, condannando la società ricorrente al pagamento delle spese processuali, circa 8 mila euro.

Una controversia, quella dell’ex pizzeria, che vede dal 1993 discutere le parti, prima sulla definizione del contratto di affitto, poi sulla compensazione delle spese sostenute dai gestori della pizzeria in arredamento e ristrutturazione dei locali.

La Corte d’appello di Trieste aveva già sentenziato che l’investimento dei gestori, quantificato in 147 milioni di lire, sarebbero già stati assorbiti al 20 novembre 1993. Per i mesi a seguire, la ditta avrebbe dovuto corrispondere l’equo canone. La sentenza della Cassazione non fa altro che rafforzare questa tesi.

Lo scenario che ora si apre per il Comune è quello di poter formulare un bando per la vendita dello stabile che, oltre al locale, comprende un alloggio al piano superiore, con tanto di garage e scantinato.

Edificio che il Comune ha per altro inserito nel piano delle alienazioni e che sarebbe disposto a vendere per una cifra pari a 535 mila euro. Resta ora da capire chi possa essere interessato all’acquisto, fermo restando che lo stabile necessiterebbe di un poderoso restyling. (g.z.)

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