Pizzul: «I cori contro Maignan? Scene deprecabili, ma ora non si usino due pesi e due misure»

«Come si fa a dimenticare il modo ben più clamoroso con cui furono presi di mira Walace e Success a Roma nella partita con la Lazio senza che venisse comminata alcuna sanzione»
Bruno Pizzul
La delusione dei giocatori dell'Udinese dopo la sconfitta con il Milan (foto Petrussi)
La delusione dei giocatori dell'Udinese dopo la sconfitta con il Milan (foto Petrussi)

Punti persi a raffica da parte dell’Udinese, riflessioni si dovrebbero fare per non vedere precipitare la classifica, ma il pallone giocato passa in secondo piano inevitabilmente perchè le considerazioni che vanno fatte sulla partita col Milan riguardano non tanto quello che si è visto sul campo ma, ahimè, sulle tribune.

Non era difficile prevedere che la protesta clamorosa di Maignan avrebbe avuto sui media risalto particolarissimo, diventando implicitamente capo d’accusa contro l ’intera tifoseria friulana.

Cosa inaccettabile, come del resto ammesso dallo stesso Maignan e dai dirgenti del Milan, ma diventata rovente per quei cinque minuti di sospensione con minaccia di annullamento del match se i versi scimmieschi fossero continuati.

Balzaretti ha subito precisato la posizione della società, da sempre simbolo di singolare unione di giocatori della più svariata provenienza culturale, etnica, religiosa, con esemplare unione di intenti e sentimenti.

Resta da stabilire chi, oltre a Maignan, abbia sentito le offese o quelli che sono stato definiti cori.

Pare assodato che nè l’arbitro, nè i suoi collaboratori, nè la gran parte degli spettatori abbiano parlato di cori o voci plurime echeggianti versi scimmieschi e indirizzati a Maignan.

Che però le ha sentite, da qualche cretino, magari uno solo, e si è talmente arrabbiato da indurlo a quella reazione clamorosa, con coinvolgimento dei tifosi friulani.

Inopportuna però, a giudicare da quello che sul campo “non” si è sentito e sulla cui dimensione ridotta ha accennato anche il portiere del Diavolo.

Il fatto resta grave e il o i responsabili saranno individuati e puniti, come e quando si vedrà, ma giustamente l’Udinese e i suoi tifosi non accettano le accuse loro rivolte.

Del resto, come si fa a dimenticare il modo ben più clamoroso con cui furono presi di mira Walace e Success a Roma nella partita con la Lazio senza che venisse comminata alcuna sanzione per non rovinare l’imminente derby. Insomma, non vanno usati due pesi e due misure per fatti gravi del genere.

Questa poco piacevole parentesi che col calcio giocato ha ben poco da spartire, mi autorizza, per motivi di spazio, a non occuparmi della partita finita, nel risultato, come peggio non poteva, con un’Udinese a lungo più efficace e convincente del Milan e poi imprigionata nel finale da... non so proprio quali paure. Prima o poi guarirà, perchè malaticcia lo è ancora.

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