Pneumologia riabilitativa la novità sanitaria in città

Il servizio attivo da lunedì, entro fine anno seguiranno altre specialità accessorie Siro Carniello: «Ci affidiamo a un team preparato per seguire numerosi casi»
SACILE. Nuovo servizio di pneumologia riabilitativa nel presidio ospedaliero a Sacile. Lunedì l’avvio come ha evidenziato Giorgio Siro Carniello, direttore del dipartimento di assistenza primaria dell’Azienda sanitaria. «Per la fine dell’anno saranno trattati almeno trenta-cinquanta pazienti – ha previsto Carniello padre nobile del Modello Sacile – entro lo stesso periodo l’intera attività di prescrizione e follow-up della ventilazione non invasiva verrà trasferita a Sacile».

I numeri
. «Nel nostro territorio sono oltre trecento i pazienti obbligati ad assumere ossigeno per 24 ore al giorno – ha ricordato Carniello – Quasi mille sono i malati dimessi dagli ospedali dell’Azienda sanitaria con diagnosi di broncopatia cronica ostruttiva». Bastano questi pochi dati per comprendere l’importanza di arrestare o rallentare il progressivo deterioramento della funzione polmonare, attraverso la riabilitazione. «L’attività di pneumologia riabilitativa è garantita dal dipartimento di medicina specialistica diretto da Francesco Mazza in collaborazione con la cardiologia preventiva e riabilitativa del presidio ospedaliero per la salute di Sacile, diretta da Francesco Antonini Canterin (lo specialista se ne andrà a fine estate, ndr)» ha dettagliato Carniello. Il team sanitario conta sullo specialista pneumologo Caterina Baghiris, su un fisioterapista esperto in pneumologia riabilitativa (Filippo Gravante), un’infermiera (Lara Maluta), una dietista e uno psicologo con esperienza in malattie croniche.

Il servizio.
L’accesso al servizio di pneumologia riabilitativa può avvenire dopo una visita specialistica pneumologica, richiesta dal medico curante. Oppure dopo la dimissione ospedaliera (nel ciclo di riabilitazione post-ricovero) e su richiesta del chirurgo, nel caso di un intervento. A Sacile, la riabilitazione sarà seguita dal fisioterapista con piccoli gruppi di pazienti (circa 5-8 persone) al lunedì, mercoledì e venerdì nella palestra del padiglione Meneghini. Prima di iniziare la terapia riabilitativa, sarà effettuato il test del cammino (walking test) per definire la capacità di sforzo del paziente, nonchè una spirometria. Verifiche anche alla fine del ciclo di riabilitazione, per valutare l’efficacia dell’intervento. In parallelo al programma riabilitativo sarà somministrata la terapia educazionale.

Stili di vita.
«Prima regola abbandonare il fumo»: è l’undicesimo comandamento in via Ettoreo a Sacile, dove anche la zona esterna sanitaria è no smoking. Nei pazienti con malattia respiratoria cronica i sintomi e la ridotta qualità di vita dipendono anche dalla capacità di adattarsi alla malattia, di modificare alcuni comportamenti e di osservare le cure prescritte. «Ancora una volta, il Presidio sanitario liventino sperimenta, con originalità e lungimiranza, modelli organizzativi multiprofessionali – ha concluso Siro Carniello – Ciò a garanzia della concreta centralità del cittadino, della qualità dell’offerta, della valorizzazione professionale e della sostenibilità dei servizi».

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