Poli scolastici ridotti per il calo degli studenti
GORIZIA. Aria di cambiamento per il mondo della scuola di Gorizia e provincia: ieri mattina è andato in scena un incontro tecnico allargato che ha coinvolto tra gli altri i sindaci, i dirigenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado e la Provincia.
In primo piano la questione del dimensionamento ma nell’ambito dell’incontro si sono poste le basi per avviare un confronto il cui obiettivo sarà una vera e propria riorganizzazione a livello provinciale per migliorare in particolare la gestione delle risorse e l’ “appeal” dell’offerta didattica per le secondarie di secondo grado.
Il nuovo scenario potrebbe essere quello della riduzione dagli attuale 9 a 3 poli scolastici sul territorio provinciale. «Prioritariamente l’incontro era incentrato sul tema del dimensionamento – ha premesso l’assessore provinciale all’istruzione Ilaria Cecot al termine del lungo vertice - dopo la decisione dell’assessore regionale Panariti di non indicare delle linee guida in maniera verticistica ma di sentire prima il territorio per far risaltare le eventuali criticità. A questo punto, entro il 15 settembre trasmetteremo le nostre osservazioni e poi, entro il 1° ottobre, la Regione indicherà le linee guida per il piano provinciale che dovremo ultimare entro il 30 novembr”. Ma l’occasione – ha spiegato Cecot - è stata molto utile anche per cominciare a discutere di un ripensamento dell’assetto scolastico provinciale che vada ad incidere su gestione delle risorse e progettualità didattica. Sappiamo che sarà un percorso lungo e che da parte dei vari dirigenti scolastici ci potrà essere qualche perplessità ma riteniamo che sia arrivato il momento di cominciare e in questo senso è emersa una condivisione di intenti tra la sottoscritta, il presidente della Provincia Gherghetta e il dirigente dell’ufficio scolastico regionale Campanella».
Lo scenario attuale, del resto, non sembra certo il più ottimale come dimostra il calo degli iscritti o le problematiche che toccano singoli istituti come il recentissimo caso del “Pacassi”.
«La decrescita costante della popolazione scolastica e la perdita di capacità di attrazione da parte delle nostre scuole ci fa capire che non possiamo perdere tempo – è l’opinione ribadita dall’assessore Cecot -. Occorre aumentare competitività e appeal ma anche migliorare le attività di orientamento.
Al termine della riunione ci siamo dati un cronoprogramma per elaborare entro un mese una bozza con gli obiettivi per una riorganizzazione a livello provinciale. La mia idea è che non si possa non passare dalla riduzione dei poli che attualmente sono 9 e dovrebbe essere ridotti a 3, secondo gli indirizzi umanistico, tecnico e professionale. Lo ripeto, non sarà un percorso rapido ma la strada è quella».
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