Polpetta avvelenata nel giardino di casa, salvato un cagnolino

SAN VITO. Terzo caso in poche settimane di ritrovamento a San Vito di esche avvelenate con l’obiettivo di colpire cani e gatti. La zona è sempre la stessa: la polizia locale è a caccia all’autore di questi ignobili gesti e invita i cittadini a farsi avanti con elementi utili alle indagini.
L’ultimo episodio si è registrato nei giorni scorsi e nelle ultime ore è arrivata la denuncia. Un cittadino del quartiere tra le vie del Doncal, Toneai e Matteotti si è presentato al comando di polizia locale per denunciare il ritrovamento di una polpetta nel giardino della sua abitazione.
Qualche giorno prima, infatti, aveva notato il proprio cane mettere in bocca un oggetto trovato in giardino. Trattandosi di un cucciolo, fortunatamente il padrone si è insospettito e lo ha bloccato mentre si apprestava a mangiare il boccone.
In questo caso, dunque, la prontezza del padrone ha impedito all’animale di ingerire la polpetta. L’ha estratta dalla bocca del cucciolo ancora intatta. In quel momento non ha dato molta importanza all’episodio.
Ma la sera stessa gli sono tornati in mente analoghe vicende verificatesi di recente sul territorio comunale. Tra l’altro, a poche decine di metri dalla propria abitazione. Tra le case Ater di via De Gasperi, il 14 luglio era stato trovato un piattino contenente bocconcini e latte con lumachicida.
A segnalarlo era stata una bambina, mentre un cane finì dal veterinario. Analogo il ritrovamento del 26 agosto, nello stesso prato dov’era avvenuto il primo.
Ora, il nuovo episodio: anche in questo caso la polpetta verrà fatta esaminare per la ricerca di sostanze velenose, anche se appare chiaro che ci si trovi di fronte a uno stesso filone di azioni.
Come nelle precedenti occasioni, il comandante della polizia locale, Achille Lezi, invita i proprietari di animali della zona ad adottare cautele.
«Nel frattempo – sottolinea –, la polizia locale sta raccogliendo elementi utili per risalire all’autore di tali deplorevoli gesti, tenuto conto che nei casi precedenti è stata accertata la presenza di lumachicida. Si invitano tutti coloro che possano riferire circostanze utili (o anche sospetti), a contattare la polizia locale di San Vito».
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