Polveri sottili in aumento, via alle misure anti-smog nel Pordenonese
PORDENONE. Da mercoledì scattano le misure di prevenzione contro l’inquinamento atmosferico a Pordenone e in altri nove Comuni: le previsioni atmosferiche effettuate dall’Arpa, infatti, hanno rilevato un notevole innalzamento delle polveri sottili nell’aria che comporterà l’attivazione delle prescrizioni previste dal Pac, in particolare i limiti al riscaldamento, il divieto di accensione di fuochi a legna e le limitazioni alla circolazione in centro città.
I dati giornalieri sulla qualità dell’aria che l’agenzia per l’ambiente dirama quotidianamente non davano alcun segnale di tale aumento. I dati di ieri, che si riferivano alla qualità dell’aria di domenica, infatti, indicavano a Pordenone una quantità di Pm10 pari a 40 microgrammi al metro cubo, a Brugnera di 49, a Porcia di 41, a Sacile di 46 e a Morsano di 33, su un limite stabilito dalla legge di 50.
«Le previsioni dicono che ci sarà un notevole innalzamento di polveri sottili – ha spiegato l’assessore comunale all’ambiente Stefania Boltin –. Qualora gli sforamenti perdurino per tre giorni consecutivi, scatta il piano di azione, per il quale vengono diramate le avvertenze due giorni prima». Così, da mercoledì, a Pordenone e negli altri nove Comuni coinvolti (Azzano Decimo, Cordenons, Fiume Veneto, Pasiano, Porcia, Pordenone, Prata, Roveredo in Piano, San Quirino, Zoppola) vige la regolazione della temperatura interna degli edifici che non deve superare i 20 gradi nelle abitazioni e i 18 negli edifici artigianali e industriali (esentati soltanto edifici quali ospedali e case di cura, scuole, case di riposo e abitazioni in cui risiedono malati cronici).
Non si possono nemmeno accendere stufe a legna o accendere fuochi all’aperto. Inoltre, soltanto a Pordenone, sono in vigore i limiti alla circolazione all’interno del ring per i veicoli più inquinanti dalle 16 alle 20, sabato escluso.
Viene da chiedersi, a questo punto, perché le misure preventive predisposte dal Pac non siano state attivate anche a inizio febbraio, quando le polveri sottili avevano raggiunto picchi elevati: 75 microgrammi di Pm10 in città, 101 a Brugnera, 92 a Porcia, 111 a Sacile e 97 a Morsano. In quell’occasione, però, gli inquinanti erano sostanze trasportate da altri territori, in particolare concimi azotati dall’Emilia Romagna, e avevano interessato l’intera Pianura Padana.
Un’anomalia che i rilevatori dell’Arpa non erano in grado di intercettare e che quindi non veniva segnalata. «Le previsioni dicono che sino a venerdì ci sarà un deciso aumento dei livelli di Pm10 nell’aria – ha anticipato Boltin –. Pertanto le misure partiranno mercoledì per proseguire sino a quando non sarà calato lo smog presente nell’aria».
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