Porcia, un negozio sfida la crisi

PORCIA. A Sant’Antonio un nuovo negozio “di prossimità” sfida la crisi e la concorrenza della grande distribuzione. A gestire “L’Angolo del gusto”, una piccola rivendita di via Lazio 34, è il giovane Emiliano Marsano, che ha voluto lanciarsi in questa attività dopo aver maturato una notevole esperienza all’interno del gruppo Despar.
Il punto vendita propone una selezione di prodotti tipici del territorio come i formaggi della latteria di Cavolano, ma anche specialità della cucina pugliese come taralli, olive, vini e olii. Il negozio è in servizio in orario sia mattutino sia pomeridiano, per venire incontro alle esigenze di tutti.
Se il quartiere di Sant’Antonio può ora contare su questa nuova offerta commerciale, i residenti di Palse rimangono in attesa di un'attività in grado riempire il vuoto lasciato dalla chiusura della storica coop.
Al posto di un negozio di alimentari, negli ex locali che erano della cooperativa sono subentrati degli investitori cinesi che hanno deciso di puntare sulla vendita di abbigliamento e prodotti per la casa, lasciando di fatto sguarnita la frazione di un esercizio in cui rifornirsi di generi alimentari.
Anche nel contesto palsese, insomma, servirebbe qualcuno disposto a scommettere su un negozio “di prossimità”, in grado di commercializzare almeno gli alimenti “base”. Un anno fa, proprio in centro a Porcia, abbassava le serrande dopo sette anni di attività anche un’altra rivendita del settore.
Una chiusura diventata un caso politico, con il M5s che accusava la giunta del sindaco Giuseppe Gaiarin di scarsa attenzione nei confronti delle attività della zona.
C’è chi invece, come un gruppo di commercianti di Roraipiccolo, ha deciso di fare squadra mettendo insieme le forze – e investendo di tasca propria – per offrire ai concittadini una serie di iniziative legate al Natale.
L’obiettivo a lungo termine dei negozianti del quartiere è di riuscire a istituire un appuntamento settimanale con il mercato rionale (che oggi si tiene solo a Porcia “capoluogo”), ma per ravvivare già nell'immediato la piazza del quartiere una decina di esercenti ha sottoscritto una sorta di “patto” con l’amministrazione comunale. I primi si impegnano a promuovere degli eventi, la seconda ad agevolare i negozianti nell’'iter organizzativo.
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