Pordenone, affianca la moglie al semaforo e la pesta
PORDENONE. Una scena di ordinaria follia in pieno giorno. Una scena di violenza che richiama alla mente fatti recenti e purtroppo consueti anche a Pordenone. Una donna, italiana, è stata picchiata dal marito, l'altro giorno, al semaforo tra via Montereale e viale Venezia.
Gli automobilisti in coda hanno notato una macchina ferma al semaforo con il finestrino abbassato. Pochi istanti e si è affiancata una motocicletta. In sella c’era un uomo che, grazie al finestrino abbassato, si è scagliato con violenza sulla donna, pestandola. Una scena choccante, che ha subito spinto chi si trovava nelle altre auto a chiamare i soccorsi.
Una pattuglia della polizia municipale, che si trovava nei paraggi, è subito arrivata sul posto. Il motociclista si era allontanato, ma la donna era ancora là: evidenti i segni della violenza sul volto.
Nonostante l’accaduto, la vittima non ha voluto essere accompagnata al pronto soccorso per farsi medicare e non ha voluto saperne di sporgere denuncia. L’uomo in sella alla moto, italiano, una quarantina d’anni, è stato rintracciato poco dopo: è suo marito.
La polizia municipale, in assenza di una denuncia, non ha potuto intervenire subito nei confronti del violento, ma l’intervento e i successivi accertamenti saranno annotati nella relazione che la polizia municipale invierà alla procura della Repubblica.
Starà al magistrato capire se ci siano i margini per pricedere anche in assenza di querela.
I passanti sono rimasti profondamente colpiti da quell’episodio e per fortuna non si sono girati dall’altra parte. E’ ancora fresco in città il ricordo del barbaro omicidio di Touria, la trentenne marocchina uccisa dal marito assieme alla figlioletta di 7 anni, Hiba.
Quell’omicidio, che ha scosso profondamente la comunità, ha generato tanti interrogativi su come intercettare per tempo la violenza, su come prevenire drammi che non sono l’effetto di un raptus, bensì il culmine di anni di abusi consumati nel silenzio e nell’indifferenza.
Che da via Montereale sia partita una chiamata alle forze dell’ordine, l’altra mattina, indica che forse dopo l’omicidio di via San Vito le antenne sono più alte in città. L’episodio , invece, ricorda che la violenza può verificarsi ovunque e senza troppi convenevoli.
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