Pordenone, alberi salvi dopo la rivolta sul web
PORDENONE. I pini marittimi di piazza Duca d’Aosta per ora non si toccano. Lo ha deciso ieri la giunta comunale: «Vogliamo fare ulteriori approfondimenti» ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente, Nicola Conficoni. La decisione di tagliarli era stata annunciata alcuni giorni fa: «Le radici - aveva detto Conficoni - hanno rovinato l’asfalto e reso pericoloso il transito sulla carreggiata».
Per ripristinare il manto stradale sarebbe necssario intervenire sulle stesse radici, ma questo comprometterebbe la stabilità degli alberi. «In giunta - ha aggiunto Conficoni - abbiamo deciso di sospendere l’intervento e di approfondire eventuali soluzioni alternative legate alla viabilità». Verificare, quindi, se c’è la possibilità di modificarla salvaguardando i pini. Perché dove stanno ora, evidenzia l’assessore, non possono essere salvati se si vuole allo stesso tempo sistemare la strada.
Conficoni nega anche che la decisione sia stata presa sull’onda delle proteste sorte e raccolte su un gruppo Facebook che, in poco più di 24 ore, ha raggiunto 265 adesioni: «Non ci hanno condizionato - ha proseguito -. Non era un argomento che era arrivato in giunta. Ieri ne abbiamo discusso e abbiamo deciso di sospendere la decisione, che sarà presa dopo ulteriori approfondimenti. Ma non è dipeso dalle proteste di questi giorni».
Intanto nella pagina Facebook del gruppo lo stesso Conficoni ha spiegato le ragioni della decisione di tagliare i pini marittimi ricordando, a difesa del proprio operato, che dal 2008 in città sono stati messi a dimora 3 mila alberi. La protesta, però, prosegue e i pini marittimi si candidano a diventare il simbolo della piazza. Perché, si legge nella pagina Facebook, «il verde è storia per la nostra città. Questa é una piccola battaglia, ma di forte contenuto simbolico. Gli alberi non si abbattono per fare piacere alle strade».
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