Pordenone, amianto al Bronx: 4 anni di cantiere

PORDENONE. Sta per partire un maxicantiere nel cuore della città. La pavimentazione dei palazzi F ed H del Bronx, di proprietà dell’Inail, sarà completamente rifatta. Quella esistente, in vinilamianto, è degradata tanto che nel tempo si sono verificati diversi distacchi di mattonelle su superfici di «estesa entità».
Si tratta di mettere mano a 14 mila metri quadri di pavimento, utilizzando camere di bonifica, in una struttura che ospita la sede territoriale dell’Inail, gli uffici di Inps, Direzione territoriale del lavoro, la sede dell’Azienda per l’assistenza sanitaria 5 e alcuni studi privati.
Costo dell’operazione: 2,1 milioni di euro; l’intervento sarà compiuto in quattro anni e quindi in lotti. I sopralluoghi delle ditte interessate a partecipare alla gara di appalto sono stati possibili sino a lunedì, ora tocca alle offerte, entro il 7 dicembre.
L’intervento – come si evince dalla relazione depositata dal progettista ingegner Bruno Michelotti e dal responsabile del procedimento ingegner Mario Tranquillini – si rende necessario «a seguito del degrado della pavimentazione in vinilamianto».
Nel corso del tempo sono state eseguite «numerose opere» di manutenzione ordinaria, senza soluzioni definitive. I disagi sono stati segnalati dai diversi enti che occupano lo stabile. L’Aas 5, in particolare, con nota del 19 agosto 2015 aveva segnalato «la necessità di porre in atto le misure necessarie per la risoluzione definitiva della problematica». Seguì, il 30 agosto, un incontro dal quale emerse la necessità di pianificare un intervento complessivo.
Nel 2016 l’Inail ha quindi programmato la manutenzione straordinaria che prevede rimozione e smaltimento delle mattonelle in vinilamianto e posa di un nuovo pavimento. Il progetto prevede anche una riorganizzazione degli spazi.
La pavimentazione è costituita da mattonelle 30x30 centimetri in vinilamianto ed è presente in quasi tutti i moduli: lo stato di usura è «modesto, ma diffuso». Nel tempo, peraltro, erano stati eseguite delle sovrapposizioni alla pavimentazione originaria soprattutto all’Inps e all’Inail.
Complessivamente dovranno essere rimossi 14 mila 500 metri quadrati di pavimentazione, 250 metri quadrati per ogni modulo. I lavori prevedono la presa in carico di un modulo per volta al cui interno vengono organizzati il cantiere per lo smaltimento dell’amianto e il deposito temporaneo.
Una volta completato e restituito un cantiere lo si riallestisce e si procede con l’operazione inversa. I lavori non possono essere effettuati contenporaneamente dappertutto: nella colonna occupata dall’Inail e dalla Dtl sono previste quattro fasi; nelle tre occupate dall’Aas 5 ne sono previste dodici; nelle due dell’Inpsi, nove.
La rimozione della pavimentazione in amianto sarà compiuta da una ditta specializzata secondo un piano che prevede anche i rischi connessi non solo per la rimozione del materiale in eternit, ma anche per «limitare il più possibile le interferenze che si possono creare sul luogo di lavoro».
Prima dell’inizio della bonifica, l’impresa appaltatrice dovrà provvedere allo sgombero completo delle aree: gli ambienti inamovibili e le aperture di ventilazione dovranno essere coperti con teli in polietilene, mentre le pareti attrezzate o mobili dovranno essere smontate. Sarà inoltre posizionato un «congruo numero di cartelli che avvertano del pericolo inerente la bonifica dell’amianto». Per ogni lotto sarà realizzata una unità di decontaminazione per il personale e una per i materiali.
Pur considerando il vinilamianto un manufatto riconducibile alla categoria dei materiali contenenti amianto in matrice compatta, la sua rimozione può comportare situazioni espositive fortemente differenziate. Ad ogni modo, secondo le disposizioni dell’Azienda sanitaria, la bonifica va attuata in assenza di utenti, anche nei locali limitrofi.
Dunque, il cronoprogramma dei lavori – che potranno svilupparsi in 1.410 giorni, ovvero tre anni e otto mesi – sarà definita a breve. Intanto, la consegna delle offerte, la cui valutazione sarà a cura della Direzione centrale Patrimonio dell’Inail, istituto che finanzia la complessa operazione: mezzogiorno del 7 dicembre. L’importo dell’appalto – che verrà aggiudicato all’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo – è di 2 milioni 123 mila euro, iva esclusa.
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