Pordenone, sottrae in otto anni 72 mila euro dal conto dell’anziano disabile che avrebbe dovuto assistere
La Guardia di Finanza ha sequestrato all’amministratore di sostegno friulano beni e conti per un totale di 57 mila euro: il professionista è stata accusata di peculato e omissione di atti d’ufficio
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Ha approfittato dello stato di debolezza dell’anziano disabile per sottrargli, in otto anni, soldi dai depositi bancari e dagli immobili, per un totale che supera i 72 mila euro. Il tutto per soddisfare i propri bisogni personali.
I finanzieri del comando provinciale di Pordenone hanno scoperto la mala gestione di un professionista pordenonese a cui sono stati sequestrati, su ordine del Tribunale, beni immobili e depositi bancari, per oltre 57.000 euro, il bottino che l’uomo aveva, secondo le Fiamme Gialle, sottratto proprio alla persona di cui era amministratore di sostegno.
Le indagini
Su delega della procura della Repubblica di Pordenone, le Fiamme gialle Pordenone hanno ricostruito l’attività della libera professionista, nominata dal Tribunale amministratore di sostegno di una persona totalmente invalida a causa di gravi malattie psichiche, scoprendone, e documentandone, la mala gestio.
L’amministratore, che secondo il suo mandato avrebbe dovuto agire nel solo interesse della persona debole, ha prelevato, nel periodo dal 2014 al 2022, oltre 72.000 euro dai conti correnti dell’assistito, utilizzandoli per scopi personali estranei alle attività assistenziali, omettendo anche di rendicontare periodicamente al giudice tutelare l’attività svolta.
L’accusa e il sequestro
All’uomo sono stati contestati i reati di peculato e omissione di atti d’ufficio.Su richiesta del pubblico ministero titolare del fascicolo processuale, il giudice per le indagini preliminari, ritenendo adeguatamente documentate le ipotesi di reato formalizzate dai finanzieri, ha disposto, nei confronti del professionista friulano, il sequestro preventivo di 57.924 euro, prontamente eseguito su beni finanziari ed immobili.
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