Pordenone, battaglia sul “tesoretto” del Comune
PORDENONE. La battaglia sul tesoretto – i 5,54 milioni di euro che l’amministrazione comunale ha recuperato dai residui e che destinerà agli investimenti – ha dato il via alla prossima campagna elettorale.
Perché la maggioranza porta a casa interventi molto attesi (dalle asfaltature ai lavori sulle scuole) e perché i consiglieri di minoranza non hanno perso l’occasione per far notare che il momento è quanto meno sospetto.
«Il tesoretto arriva puntuale nell’anno della campagna elettorale, per fare lavori e asfaltature», ha rimarcato Riccardo Piccinato (Lega Nord).
Mobilità e musei. Il primo attacco è stato rivolto al settore mobilità e al mobility manager, da Francesco Ribetti (Pdl-Fdi).
«Ci dite che spendete 550 mila per interventi sulle ciclabili lungo ring e per le rotonde in piazza Duca d’Aosta e largo San Giovanni, ma quando vi chiedo i progetti mi dite che ci state lavorando. Ma questo manager cosa fa?».
E in merito agli interventi sui musei (175 mila euro), «io li avrei evitati». Ironia anche sulle 20 telecamere che saranno installate (55 mila euro): «Finte o vere?».
Scuole. Andrea Cabibbo (Fi) all’attacco sulla scuola.
«Si sta facendo un elenco di opere che puntano i fari sul fatto che per quattro anni avete tirato a campare. Il patto di stabilità c’era ovunque – ha detto – ma solo qua vedo strade rattoppate, piste ciclabili improbabili, rotatorie eternamente provvisorie, per non parlare delle scuole. In via Fonda i genitori hanno appena finito di dipingere le aule. Le operatrici degli asili nido sono costrette a dosare i pannolini per i bambini. Stasera ci troviamo ad approvare azoni spot da amministratori di condominio».
Parchi. Stimoli anche sul verde pubblico. L’assessore Nicola Conficoni ha spiegato che le risorse per l’ambiente serviranno per completare la valorizzazione dei laghetti di Rorai, le aree verdi di Torre, via Donadon e l’area IV novembre dove saranno installati nuovi giochi.
Il consigliere del Pd Gregorio Martino ha chiesto di trovare risorse anche per poter fare una disinfestazione generale delle aree verdi e non solo quella per il contrasto della zanzara tigre.
Cosa lasciate? Giuseppe Pedicini (Nuova Pordenone) ha sottolineato che «in quattro anni non ci sono state cose di grande valore», che il tesoretto «non è un tesoro, ma soldi non spesi per cui questo è negativo» e ha rimarcato la necessità di progettare.
Una priorità? «Ridare un’identità a piazza della Motta che è nel degrado». Più duro Franco Dal Mas (Fi). «Il fatto che Pedrotti sia sindaco e presidente della Provincia non ha dato i risultati sperati. Per cosa dobbiamo ricordare questa amministrazione?».
Senza scomodare l’ospedale, Dal Mas elenca: «Carcere? Non se ne parla più. Riordino enti locali? La delibera su un’Uti unica avrà come unica conseguenza l’acquisto comune delle farmacie. Siete buoni amministratori, ma non avete assunto alcun indirizzo preciso».
Giudici di pace. Il Pd, con Walter Manzon, oltre a indicare la bontà delle scelte dell’amministrazione, ha chiesto al sindaco di cercare di coinvolgere gli altri Comuni, della provincia ma anche del Veneto, nella spesa che la città sostiene per la giustizia, a partire dai giudici di pace.
Università. In apertura del consiglio il sindaco, nel rispondere a un’interrogazione di Mara Piccin, ha spiegato che sul futuro dell’università la prospettiva è quella del centro interdipartimentale che consentirà di mettere assieme risorse umane e di formazione.
Servizi sociali. Per mezzora consiglio a porte chiuse per discutere un’interrogazione, presentata da Ribetti, sul caso di una famiglia con due bimbi rimasta senza luce e riscaldamento.
Le famiglie di immigrati extracomunitari aiutate dal Comune nel 2013 sono state 224, quelle di comunitari 34, 150 quelle di italiani. «Per chi volete – l’attacco di Ribetti – i soldi li trovate».
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