Pordenone calcio, una passeggiata in giro per la città: presentata la nuova maglia per la stagione 2021/22

Svelata in modo insolito la divisa principale per la prossima serie B. Fantasia squamata e la scritta “Ramarri dal 1920” 
Alberto Bertolotto

Passeggi per il centro, ti godi l’estate in città, stai per andare a bere un aperitivo quando, all’improvviso, si palesano i giocatori del Pordenone. Con addosso la nuova maglia principale, quella neroverde, che indosseranno soprattutto in casa, allo stadio Teghil di Lignano, nella prossima stagione di serie B.

Presentazione insolita e, soprattutto, a sorpresa per la divisa della squadra della città, che debutterà in coppa Italia venerdì prossimo a Lignano Sabbiadoro con lo Spezia. Un modo per rendere frizzante il tardo pomeriggio dei pordenonesi, ma anche per tenere vivi i contatti e il rapporto con la città: idea senza dubbio apprezzata, tanto che la gente ha posato con i calciatori del nuovo tecnico Massimo Paci.



Ideata con il fotografo di fama internazionale Julian Hargreaves, a tutti gli effetti si è trattato di una prima assoluta per la maglia, che sarà utilizzata già domani nell’amichevole del Teghil con il Bologna di Sinisa Mihajlovic. La squadra, suddivisa a gruppi, è partita da quattro punti iconici del centro (il municipio, il Molino di Pordenone, di proprietà della famiglia Zuzzi, presidente onorario del club; corso Garibaldi e San Giorgio) per ritrovarsi poi tutti assieme in piazza XX Settembre, location scelta per la prima foto di squadra della nuova stagione, la terza consecutiva nel secondo campionato italiano.

L’attività (il cui “best of” sarà visibile in queste ore sui social del Pordenone) ha riscosso tanta curiosità e le prime approvazioni per la divisa, che sarà possibile prenotare negli store Tuttotoys e Smartmoda. La vendita vera e propria partirà successivamente, per l’esattezza dalla prossima settimana.

Passando alle peculiarità della casacca, l’idea alla base del progetto è stata quella di voler rappresentare la pelle del ramarro, simbolo del club. Realizzata con lo sponsor tecnico Givova, vede la rivisitazione delle classiche strisce verdi che diventano delle squame neroverdi. Squame che si fondono e sfumano sulla maglia, diventando (sulle spalle) una corazza. Sul retro del colletto, come sintesi del progetto “prima maglia” (“home” nel linguaggio tecnico), c’è la scritta “Ramarri dal 1920”, a unire l’appellativo dei giocatori neroverdi e l’anno di fondazione del sodalizio cittadino, che ha da poco festeggiato il centenario.

Con la terza maglia già presentata a Lignano Sabbiadoro – quest’anno di colore blu – all’appello manca solo la seconda divisa, la cosiddetta “away”. La scorsa stagione era biancorossa, in omaggio ai colori della città. Anche in quell’occasione i calciatori avevano posato lungo le vie del centro. In precedenza una casacca simile era stata utilizzata durante l’annata 2017-2018 e, in particolare, nelle grandi partite di coppa Italia disputate al cospetto di Cagliari e Inter, tra le più importanti della storia della società. —




 

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