Pordenone capitale della cultura 2027, ultimo atto: la delegazione partita per Roma

Una decina di sindaci e rappresentanti del mondo della cultura partiti in pullman per la capitale, dove mercoledì 26 febbraio è prevista la presentazione dei dossier

Martina Milia
La delegazione di Pordenone capitale italiana della cultura 2027 in partenza per Roma
La delegazione di Pordenone capitale italiana della cultura 2027 in partenza per Roma

Mercoledì 26 febbraio a Roma, al ministero della Cultura, Pordenone sarà chiamata a presentarsi come “Una città che sorprende”.

La presentazione del dossier per la candidatura di Capitale italiana della cultura 2027 – meno di un’ora a disposizione per esporre il progetto elaborato da Itinerari paralleli assieme ai portatori di interesse della provincia intera – sarà l’ultima carta da giocare. E anche per questo testimonial d’eccezione della candidatura sarà il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga.

Capitale italiana della cultura 2027: la delegazione di Pordenone porta la candidatura a Roma

 

Una missione iniziata ufficialmente nella mattinata di martedì 25 febbraio, con la partenza alla volta della capitale (a bordo di un pullman messo a disposizione da Atap) di una decina di sindaci e rappresentanti del mondo della cultura, componenti della delegazione che sostiene la candidatura di Pordenone.

Il sindaco reggente Alberto Parigi, l'europarlamentare Alessandro Ciriani e il presidente Massimiliano Fedriga, Marco Fortunato di Cinemazero e i ragazzi di Astro che presenteranno il dossier, assieme a itinerari paralleli, arriveranno a Roma diversamente.

Pordenone capitale italiana della cultura 2027: ecco la città che sorprende
Al via la fase di partecipazione alla candidatura di Pordenone capitale italiana della cultura (foto Ambrosio / Petrussi)

Anche altri partecipanti raggiungeranno la capitale per sostenere la candidatura di tutto il territorio pordenonese.

Entusiasmo e orgoglio accompagnano il Friuli Occidentale, unico territorio a rappresentare il Nord Est in questa sfida che vede Pordenone competere con città blasonate. L'audizione, come anticipato, è in programma mercoledì 26 febbraio, alle 10.15 nella sala Spadolini del ministero della cultura.

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Terminata la fase delle audizioni delle dieci città finaliste, la commissione sceglierà a chi assegnare il titolo (la data prevista è il 12 marzo).

In questi giorni gli uffici della cultura e il sindaco reggente Alberto Parigi hanno lavorato pancia a terra – anche nella giornata di ieri – per mettere a punto ogni dettaglio della audizione. «Abbiamo deciso, anche nella presentazione alla commissione – spiega Parigi – di presentarci in modo corale. La pluralità di voci è uno degli aspetti della nostra candidatura e vogliamo restituirlo in audizione».

 

Parigi, sarà uno dei relatori e risponderà anche alle domande della commissione (la audizione si compone di due parti). Tutto è stato studiato con una regia vera e propria che scandirà i tempi e le entrate in scena. Tra i relatori ci saranno anche l’ex sindaco Alessandro Ciriani, una rappresentanza di Cinemazero, che incarna una realtà che ha plurime collaborazione nel territorio, e ci saranno le voci di alcuni giovani della associazione Astro.

 

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Ci sarà poi la presentazione di Itinerari paralleli e l’appello finale sarà affidato al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga. Questo non solo perché la Regione è stata un partner indispensabile per la candidatura, ma anche perché il progetto è nato da subito con l’idea ambiziosa di rappresentare un’area vasta. «Durante la presentazione ci sarà anche una sorpresa perché Pordenone è “città che sorprende”» aggiunge Parigi.

Non a caso in questi giorni i profili social di Pordenone 2027 si sono popolati di appelli da parte di sindaci e assessori del territorio, uniti come non mai in una gara che ha già regalato alla provincia un primo successo: quello di fare squadra, di pensarsi come un’unica e variegata realtà, multiforme per ricchezze territoriali e vocazioni, talentuosa sotto il profilo delle capacità imprenditoriali, ricca di realtà culturali e capace di mutare velocemente, rispondendo alle sfide della contemporaneità.

Pordenone si sente una capitale e ora vuole farsi riconoscere così anche dagli altri.

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