Pordenone sarà capitale italiana della Cultura 2027. Parigi: «Vince la città e tutto il territorio»

Boato di gioia nell’ex Convento di San Francesco da dove è stata trasmessa la diretta in streaming. Fedriga: «Questa è l'ennesima dimostrazione della centralità del Friuli Venezia Giulia a livello nazionale e internazionale»

 

Pordenone ce l’ha fatta: sarà la capitale italiana della Cultura 2027. Dopo le audizioni pubbliche delle dieci città finaliste in corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027, svoltesi a Roma a fine febbraio, la Giuria ha esaminato con attenzione i progetti presentati e ha reso nota la città vincitrice di questo prestigioso riconoscimento.

Le prime parole di Parigi

«Simulo indifferenza ma sono emozionatissimo», ha detto il sindaco reggente Parigi. «Grazie per aver scelto e compreso il nostro dossier. Grazie ai sindaci delle città finaliste, avete arricchito il percorso culturale italiano. Siamo ovviamente aperti alla collaborazione di tutti voi. Ringrazio tutte le persone e le associazioni, siamo partiti un anno e mezzo fa per questa lunga cavalcata. «Ringrazio chi ci segue in streaming, ha vinto la città e ha vinto un territorio intero».

Ha vinto Pordenone, «al di là delle immagini stereotipate. Avete acceso un faro su questa parte d’Italia, su tutto il Nord Est. Da noi non ci sono solo capannoni industriali, di cui siamo fieri. Da noi non si pensa solo a fare “schei”, come si dice da noi. Ma da noi ci sono territori che hanno vocazioni culturali e imprenditoriali. Abbiamo voluto raccontare questo nel nostro dossier. Siamo pronti a sorprendere l’Italia»

  

La festa a Pordenone

La città ha accolto con entusiasmo il la proclamazione. In questo video la gioia al momento dell’annuncio.

Pordenone capitale italiana della cultura 2027: il boato nel momento della proclamazione

Le motivazione

«Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo, capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L'approccio strategico mira a rafforzare l'identità del territorio attraverso progetti che intrecciano patrimonio storico, arti visive, cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata è la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività. Il progetto - ha detto il ministro Giuli nella lettura della motivazione - si distingue per la volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile, con un programma articolato lungo l'intero anno, capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato».

«La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio-economico. Apprezzata, inoltre, l'integrazione tra istituzioni culturali, sistema museale, universitario e realtà associative, che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani, non soltanto come fruitori ma come protagonisti del processo creativo, conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto". Quindi, ha concluso Giuli, «il dossier soddisfa gli indicatori del bando, ponendosi come un modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente, pertanto la giuria all'unanimità raccomanda come capitale italiana della cultura 2027 Pordenone».

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Il commento di Fedriga

«Pordenone capitale italiana della Cultura 2027 è l'ennesima dimostrazione della centralità del Friuli Venezia Giulia a livello nazionale e internazionale. Dopo l'avvio solo pochi giorni fa di GO!2025,  capitale europea della Cultura, oggi arriva questa affermazione straordinaria che ci riempie di orgoglio. Anche in questa occasione saremo pronti a valorizzare le numerose peculiarità e bellezze del nostro territorio«. Così il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga sulla nomina di Pordenone a Capitale italiana dell Cultura 2027.

Ciriani: "Pordenone capitale italiana risultato straordinario"

«Un risultato straordinario che mi rende particolarmente fiero e orgoglioso. Pordenone è appena stata proclamata Capitale italiana della cultura per il 2027. Il progetto presentato 'Pordenone città che sorprende' è davvero completo, moderno e connette mondo culturale e produttivo di tutta la provincia. Un obiettivo che la giunta comunale e Fratelli d'Italia hanno perseguito con impegno e determinazione e che è frutto di una visione portata avanti nel corso degli ultimi nove anni, ottenuto anche grazie all'alleanza virtuosa tra tutti i livelli amministrativi, Comune, sindaci del territorio e Regione». Lo dichiara Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.

«Oggi - conclude - è una giornata storica per Pordenone, un traguardo del genere non era mai stato raggiunto e sono certo che la città saprà sfruttare al massimo tutte le opportunità e le sfide che essere Capitale italiana della cultura le offrirà e le metterà davanti».

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Anzil: «Un’occasione straordinaria con Go!2025»

«La proclamazione di Pordenone Capitale italiana della cultura 2027 rappresenta un'occasione senza precedenti per il Friuli Venezia Giulia poiché arriva nell'anno in cui Gorizia e Nova Gorica sono insieme Capitale europea della cultura. Due straordinarie opportunità che pongono la nostra regione al centro di un panorama nazionale e internazionale e che premiano il nostro territorio e la sua capacità di porsi come crocevia di esperienze artistiche e culturali a livello europeo».

Sono le parole del vicegovernatore della Regione con delega alla Cultura, Mario Anzil, dopo la proclamazione dell'assegnazione alla città di Pordenone del titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Per il vicegovernatore zvantare, nell'arco di pochi anni, due Capitali della cultura, una europea e una italiana, premia l'impegno di tutti gli operatori e la grande vitalità culturale espressa dal territorio, oltre a testimoniare la lungimiranza della visione futura che eleva il Fvg a bandiera nazionale ed europea per la cultura. I complimenti - ha sottolineato - vanno a tutte le associazioni e alle istituzioni, pubbliche e private, che hanno saputo unire un intero territorio attorno alla città di Pordenone, al fine di realizzare un progetto che è stato definito dalla giuria ministeriale 'eccellente' e che è stato votato all'unanimità».

«Il nostro impegno - ha concluso Anzil - sarà ora rivolto a sostenere e a promuovere le iniziative e gli eventi che saranno realizzati in vista del 2027, con l'obiettivo di rendere Pordenone e l'intera regione un punto di riferimento culturale non solo a livello nazionale».

La capitale italiana della cultura: cosa vuol dire

La città vincitrice beneficerà di un finanziamento di un milione di euro per realizzare le iniziative previste nel dossier di candidatura. L'iniziativa, promossa dal Ministero della Cultura, mira a valorizzare il patrimonio culturale italiano e a incentivare la progettualità delle città nel segno della cultura come motore di sviluppo e innovazione.

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Il riconoscimento di Capitale italiana della cultura, istituto nel 2014, è stato detenuto nel 2015 dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, che hanno condiviso l'esperienza nell'edizione d'esordio che ha attribuito il titolo alle finaliste del titolo di Capitale europea della Cultura vinto da Matera per il 2019. Successivamente è stato attribuito a Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma per il 2020, poi esteso anche al 2021 a causa dell'emergenza sanitaria, e Procida (2022). Per il 2023 Bergamo e Brescia (territori duramente colpiti dalla prima fase emergenziale della pandemia da Covid-19). Nel 2024 la Capitale è stata Pesaro, la città designata per il 2025 è Agrigento e per il 2026 sarà L'Aquila, con cui Pordenone ha già stretto un patto per l'analisi dei risultati. Non restano che le dita incrociate.

 

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