Pordenone, casette di Natale più grandi e costose: aperte da dicembre all’Epifania

Aumentano da 8 a 10 quelle con prodotti enogastronomici. Per le altre (5 al massimo) è previsto uno “sconto”

PORDENONE. Saranno più grandi e, per questo, anche più costose le casette di Natale che saranno allestite in piazza XX settembre e che resteranno aperte dal primo dicembre sino all’Epifania. Un criterio che però non vale per tutti: nel 2018 le casette non gastronomiche costeranno 800 euro contro i mille del 2017.

Garantito anche il servizio di sicurezza che spetta agli organizzatori. A breve uscirà il bando a cura di Sviluppo e territorio che chiarirà tutti gli aspetti legati al Natale 2018, nel frattempo ci sono alcune anticipazioni.

Il costo

Rispetto allo scorso anno, il prezzo a base d’asta per partecipare all’assegnazione delle casette di Natale che saranno allestite in piazza XX settembre è più alto. A ben guardare, la motivazione è comprensibile: nel 2017 la loro dimensione era di due metri per due, quest’anno sarà di due metri per tre.

Lo scorso anno c’era stata una differenziazione per le casette enogastronomiche: chi aveva partecipato al mercato d’autunno versava quattromila euro, mentre chi partecipava all’asta partiva da una base di 3.500.

Quest’anno, non essendoci il mercatino d’autunno, la base è uguale per tutti e parte da 4.750 euro. Non aumenta soltanto il costo, ma anche il numero: dalle 8 dell’anno scorso alle 10 di quest’anno. Per quanto attiene alle non gastronomiche, potranno essere quattro o cinque quelle di vendita di prodotti.

Pagheranno di meno: 800 euro, pur avendo la casetta più grande di 2,65 metri per 2,25, mentre l’anno scorso pagavano mille per la due per due. Infine, una sola quella di vendita di dolciumi: costo invariato di 1.750, ma casetta, anche in questo caso, più grande.

La sicurezza

Previsto anche quest’anno un servizio di sicurezza che sovrintenda al rispetto delle regole durante il periodo delle casette. «Lo scorso anno era stata fatta una sperimentazione che ha dato un ottimo esito: ripeteremo quell’esperienza anche quest’anno – ha anticipato l’assessore alla sicurezza Emanuele Loperfido –. Non ci saranno gli steward urbani, ma il servizio sarà curato dagli organizzatori».

Tra i compiti della sicurezza ci sarà la verifica del rispetto degli orari di chiusura, del rumore, la prevenzione degli atti di vandalismo e dei furti.

I criteri

Anche per quest’anno le maggiori aspettative si avranno per le casette enogastronomiche, per le quali si attendono numerose richieste: in caso di progetti con il medesimo punteggio, sarà data precedenza in base all’ordine di arrivo delle domande. A parità di punteggio, sarà esaminata anche l’offerta merceologica ritenuta più valida.


 

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