Pordenone, chieste cento visite fiscali ma ne vengono fatte otto
PORDENONE. Chieste più di 100 visite fiscali nei primi tre mesi dell’anno, ma solo otto sono state fatte. E’ quanto accade in Provincia dove, all’insegna della trasparenza, l’ente non si limita a indicare tassi di presenza e assenza del personale, settore per settore (come chiede la legge), ma registra anche le visite che vengono realmente fatte.
E così si scopre – e probabilmente il caso non è diverso per altri enti pubblici e privati che però non rendono pubblici questi numeri – che rispetto a quelli richiesti, i controlli svolti sono molti meno.
Nel 2014 sono state 183 le richieste di visita fiscale fatte per il personale della Provincia, ma le visite realmente effettuate sono state 75, pari a un terzo di quelle richieste. E capita per esempio che a dicembre le richieste siano state 19, ma nessuna si sia tradotta in una verifica da parte del medico di turno.
Il problema, spiegano gli addetti ai lavori, è che le visite – che in regione storicamente erano a carico dell’azienda per i servizi sanitari 6 – hanno sempre dovuto fare i conti con personale insufficiente rispetto al fabbisogno reale. Per cui se da un lato la legge impone al datore di lavoro (in questo caso la Provincia) di chiedere la visita anche per un solo giorno di assenza del dipendente, nella realtà questa non viene fatta.
Ci sono mesi dell’anno – da novembre a febbraio – in cui le assenze per malattia comprensibilmente si impennano. Altri, come quelli estivi in cui le richieste sono di molto inferiori eppure vengono soddisfatte quasi per intero: 6 richieste lo scorso luglio e quattro effettuate, 5 domande ad agosto e tre eseguite.
Guardando i tassi di assenza mese per mese e settore per settore, si vede poi che ci sono alcuni settori in cui i valori sono sensibilmente più alti rispetto ad altri. Ma comunque rientrano in parametri considerati sotto controllo.
Scorrendo i dati, epurati dalle ferie, si vede che tra l’autunno e l’inverno 2015 le assenze più significative si sono registrate nei settori ecologia, mobilità e pianificazione territoriale (dove a dicembre si è toccata una percentuale a due cifre). La media di assenze dell’intero ente è tuttavia accettabile, tra il 4 e il 5 per cento nei mesi di punta (quelli invernali).
Più basso il tasso in municipio a Pordenone dove, mediamente, si va da 1,5 a 2,5 per cento (rispetto alle ore lavorate), con una punta del 3,5 per cento nel mese di dicembre. Qui la situazione dei settori cambia di mese in mese. Più alta la percentuale nelle strutture autonome ovvero quelle esterne (per esempio gli asili nido) al Comune.
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