Pordenone demolita in diretta nazionale: benvenuti a Scampia

Trasmissione di Rete4: si parlava di profughi, ma la città è stata dipinta come il quartiere di Napoli

PORDENONE. «Benvenuti a Scampia». Si potrebbe riassumere così l’immagine di Pordenone andata in onda su Rete 4 ieri sera nella trasmissione “Dalla vostra parte” condotta da Maurizio Belpietro all’ora di cena: dalle 20.30 alle 21.15.

Il servizio a firma di Ilaria Dalle Palle – che ben conosce Pordenone per aver seguito per Canale 5 il delitto dei fidanzati – ha aperto il primo collegamento e già ha creato un equivoco con le sue «strade come orinatoi» e i parchi ritratti come campi profughi siriani «in attesa che apra la caserma Monti», in realtà già aperta.

Poi la parola è toccata al sindaco Ciriani che però, invece di prendere le distanze da quel racconto apocalittico e rivendicare l’impegno che ha portato avanti in queste settimane per risolvere i problemi, e che stanno trovando il sostegno dei cittadini, è andato all’attacco di Rete solidale che richiama in città i profughi senza però offrire loro un tetto.

Convincente il sindaco quando ha contrattaccato il deputato di Scelta civica Gianfranco Librandi dicendogli che non sapeva di quello che parlava perché i sindaci sono in prima linea nell’affrontare il tema immigrazione e che sono stati lasciati soli dallo Stato, con la le forze dell’ordine in grave carenza di organico.

Il resto purtroppo non ha offerto affatto una bella immagine della città e l’equivoco di fondo, probabilmente, è stato che chi era sotto la loggia non era un gruppo di cittadini bensì un gruppo di esponenti politici che si è dimenticato che la campagna elettorale è finita. C’erano consiglieri comunali e amministratori della Lega Nord, di Fratelli d’Italia e della lista Ciriani, c’erano esponenti di Casapound con le inconfondibili maglie “Zetazeroalfa”.

Il segretario cittadino della Lega , Massimo Zoppi, è riuscito a dire che oggi Pordenone sembra la Milano dei “Promessi sposi” e l’unica cosa che resta da sperare è che chi stesse guardando la tv appartenesse alla categoria che al libro di Manzoni ha preferito la versione Bignami. Diversamente non verrà mai in città, nemmeno a Pordenonelegge. Perfino una signora a modo come Orianna Sanson nel replicare a Librandi, tra gli applausi di chi le stava a fianco, non si è resa conto che stava dando un’immagine distorta della città. «Dovrebbe venire a vivere un po’ qui con noi, tra la gente», come se i pordenonesi vivessero in chissà quale inferno.

Più calma e costruttiva Monica Pilot, consigliere di Fratelli d’Italia, che ha posto ai parlamentari in studio il tema della sicurezza citando l’aggressione avvenuta sull’autobus ai danni dell’autista Atap Carla Lotto. C’era anche il padre dell’autista e consigliera del Movimento 5 stelle a raccontare i fatti mentre la diretta interessata ha preferito guardare la scena da lontano. Nei 40 minuti di diretta nazionale sarebbe stato bello sentir parlare di come la città sta reagendo, meglio di altre, ai problemi che attanagliano tutte le città, di come il Comune, a differenza dello Stato, sia vicino ai suoi cittadini anche nel disagio. Un’occasione sprecata.

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