Pordenone, fiaccolata il 4 luglio per i fidanzati uccisi

La stanno organizzando i genitori di Trifone. Lo sfogo: «Una vergogna che siano già stati dimenticati»

PORDENONE. Una fiaccolata a Pordenone per serbare la memoria di Teresa Costanza e Trifone Ragone, strappati ai loro cari il 17 marzo scorso da un killer spietato nel parcheggio del palasport.

Al toccante appello di Eleonora Ferrante, la madre di Trifone, che qualche giorno fa ha commosso l’Italia intera chiedendo ai testimoni di farsi avanti e aiutare gli inquirenti a trovare la verità, segue ora l’annuncio, via web, dell’iniziativa. Dai social scatta, subito, la solidarietà alle famiglie dei due fidanzati uccisi.

«A distanza di soli tre mesi – scrive un amico di Teresa e Trifone su Facebook – dimenticare loro è una vergogna. Motivo per cui il 4 luglio a Pordenone daremo vita ad una fiaccolata per dare giustizia ai miei due fratelli. Tutto il paese si mobiliterà in loro onore. Chi vuole può partecipare liberamente».

Interpellato, l’amico precisa che l’iniziativa parte dai genitori di Trifone. «Non è solo un’idea, ma una realtà». Restano da definire il percorso e l’iter autorizzativo. Intanto su Facebook fioccano già le adesioni, dal nord al sud della penisola.

L’importanza di fare memoria era stata sottolineata anche dalla madre di Trifone. La tragedia di via Interna, in città, non è stata avvolta dall’oblio. Anzi. Sulle bocche dei pordenonesi aleggia perennemente la domanda: perché?

La stessa risposta che attendono anche i familiari di Teresa e Trifone. Quella che inseguono, con un lavoro certosino e quotidiano, i carabinieri e la magistratura. In città è rimasta la squadra del Ros, impegnata nelle indagini.

Si battono tutte le piste per arrivare alla soluzione del caso, mentre si attendono gli esiti della perizia balistica e delle analisi effettuate dai Ris di Parma sulle tracce biologiche rinvenute nella Suzuki Alto e nel nido d’amore dei due fidanzati in via Chioggia.

Per Pordenone il duplice omicidio dei due ragazzi è una ferita che non si rimargina. In tanti hanno partecipato al dolore di quei giorni.

Il 22 marzo un fiume di gente, con le candele in mano, inondò le vie di Cordenons per la prima fiaccolata. Ad aprire la marcia silenziosa, c’erano i familiari di Teresa e Trifone.

Due giorni dopo, l’ultima preghiera insieme, alla cappella mortuaria dell’ospedale di Pordenone, prima che i feretri prendessero l’uno la via di Adelfia, in Puglia, l’altra la strada per Zelo di Buon Persico.

Ora il cerchio si chiude e ritorna a Pordenone. Per non dimenticare.

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