Pordenone, Fidenato assolto per la semina di mais Ogm
PORDENONE. L’imprenditore agricolo pordenonese Giorgio Fidenato, due anni fa, non commise reato nel seminare mais Ogm. Lo ha stabilito qualche minuto fa il tribunale di Pordenone, dopo la pronuncia della Corte di giustizia europea che aveva aperto la porta a un esito giuiziario di questo tipo.
Gli agricoltori italiani hanno il diritto di seminare OGM e potevano farlo già 10 anni fa. La notizia di oggi dell’assoluzione di Giorgio Fidenato, l’agricoltore di Pordenone processato per aver seminato mais OGM nel suo campo è una vittoria di civiltà per tutti gli agricoltori italiani e la triste constatazione del sistematico programma della politica italiana di bloccare l’innovazione.
«L’Italia è l’unico Paese in cui si devono condurre battaglie civili per fare impresa – ha commentato Duilio Campagnolo, presidente di Futuragra, l’associazione di agricoltori che si batte per l’introduzione delle biotecnologie –. Gli effetti di questo atteggiamento ideologico da caccia alle streghe sono devastanti, in 10 anni di mancato accesso all’innovazione l’agricoltura italiana ha perso 5 miliardi di euro, chi ha sbagliato paghi».
«Non sono bastate nemmeno le sentenze del consiglio di Stato e della Corte di giustizia europea contro l’Italia per fermare il Governo che ha appena varato un nuovo decreto contro gli Ogm – ha proseguito Campagnolo –. Non esiteremo a impugnarlo nuovamente e a denunciare alla Commissione europea questo ennesimo mostro giuridico, frutto dell’ignoranza demagogica in materia scientifica ed economica al pari delle norme anti-Ogm proposte dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Non esiteremo a chiedere i danni per anni di mancato reddito. Oggi però gli agricoltori sanno che possono seminare e lo faranno».
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