Pordenone, gli evasori pesano per tre milioni di euro

A tanto ammonta il fondo accantonato per i mancati pagamenti di tasse e multe negli ultimi 5 anni. E spunta un “tesoretto”

PORDENONE. E’ di 3 milioni di euro il fondo svalutazione crediti del bilancio comunale di Pordenone: previsto dalla legge, serve a coprire i soldi che negli ultimi 5 anni il Comune aveva previsto di incassare, ma che non sono stati versati.

E’ una novità del bilancio che il vicesindaco con delega al Bilancio, Renzo Mazzer, ha illustrato l’altra sera alla maggioranza nella riunione convocata per decidere cosa fare dell’avanzo di amministrazione del rendiconto 2014. Dall’accertamento dei residui è spuntato anche un “tesoretto” che sarà destinato alle opere pubbliche.

L’avanzo di amministrazione 2014 non è ancora noto «ma sarà rilevante – ha spiegato Mazzer – perché è stato costruito per finanziare i due fondi che la legge prevede».

Sono state accantonate somme da confluire nei due nuovi fondi. Il primo, quello di svalutazione dei crediti, già istituito con il bilancio di previsione e ora finanziato, servirà a far fronte alle tasse non pagate da evasori oppure a causa di errori, a mancanze di pagamento di servizi a domanda individuale, multe e altri pagamenti iscritti a bilancio ma rimasti solo sulla carta.

Ci sono poi le somme ormai difficilmente esigibili. «Non è che non chiederemo più questi soldi a chi li deve – ha precisato Mazzer – perché i procedimenti per la riscossione procedono, ma il legislatore ci chiede di creare un fondo per coprire preventivamente queste spese» ed evitare, come accaduto, il default delle amministrazioni civiche che avevano speso ciò che avevano solo sulla carta.

L’altro fondo riguarda le spese legali, con quantificazione fatta sulla base di una stima: 350 mila euro.

La novità quest’anno sarà rappresentata da un avanzo straordinario che deriva da una revisione dei capitoli di spesa del bilancio: come stabilito sono stati analizzati per verificare che non ci siano somme non spese negli anni.

La somma del “tesoretto” non è ancora nota, dovrà passare prima in giunta per essere destinata a opere pubbliche: «Ci permetterà – ha concluso Renzo Mazzer – di procedere con ulteriori investimenti».

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