Pordenone, la Savio annuncia 13 settimane di cassa integrazione ordinaria

Coinvolti 311 dipendenti dal 6 gennaio al 6 aprile, con 3 settimane di lavoro pieno. Nuovo vertice nel 2025 per evitare il taglio dell’acconto sul premio di risultato

Ilaria Purassanta

La Savio macchine tessili di Pordenone ha preannunciato alle organizzazioni sindacali e a Confindustria il ricorso massiccio alla cassa integrazione ordinaria nel primo trimestre 2025.

La richiesta attuale, salvo nuove commesse o una ripresa del mercato, è di 13 settimane di ammortizzatori sociali, dal 6 gennaio al 6 aprile. Viene richiesta per 311 lavoratori, per la maggior parte nell’area della produzione, ma anche impiegati. Il 7 gennaio lo stabilimento di Pordenone riaprirà dopo le festività natalizie.

Si lavorerà il 7 e l’8 gennaio, poi scatterà la cassa. Il 9 è stato fissato un nuovo vertice, fra azienda e sindacati, per fare il punto: in quella occasione si definiranno più puntualmente le modalità.

È la road map tracciata martedì sera, in un lungo confronto al quale hanno partecipato il responsabile del personale di Savio Hans Beerbohm, Giuseppe Del Col per Confindustria Alto Adriatico, Simonetta Chiarotto (Fiom Cgil), Nicola Drigo (Fim Cisl), Roberto Zaami (Uilm).

A pesare è la forte contrazione del mercato globale, calato del 45% per il settore tessile.

Lo sbocco principale, per la Savio, è la Cina, che però ha adottato misure protezionistiche. Storicamente i primi mesi dell’anno, per l’azienda pordenonese, sono sempre più scarichi, anche a causa dei festeggiamenti per il capodanno cinese, che finiscono per incidere pure negli ordini.

Qualche segnale di ripresa si è visto in India, un altro mercato di riferimento. Ma non basta. I conti del 2024 chiuderanno con un fatturato dimezzato rispetto all’anno precedente e una produzione sulle ventimila testine.

Nel piano industriale la soglia di galleggiamento è indicata in 60 mila testine. «Siamo molto preoccupati per come si è chiuso il 2024 e per la prospettiva del 2025. È chiaro che si tratta di un momento difficile, terremo la situazione molto monitorata» ha commentato Drigo. A gennaio si tornerà a discutere del premio di risultato.

Gli anticipi in busta paga ai dipendenti di Savio sono stati garantiti fino alla fine dell’anno.

L’azienda ha comunicato ai dipendenti la sospensione dell’acconto a partire dal 1° gennaio 2025. Si parla di 161 euro in meno in busta paga, ai quali si aggiungerà la decurtazione salariale derivante dal ricorso alla cassa integrazione ordinaria.

L’azienda ha comunicato ai dipendenti la sospensione degli acconti sul premio di risultato 161 euro in meno in busta paga a ogni lavoratore, dal 1° gennaio.

Le organizzazioni sindacali hanno manifestato il loro dissenso a tale prospettiva. «Speriamo che si possa trovare un accordo con l’azienda nel mantenere il valore economico dell’acconto del premio di risultato» ha auspicato Zaami.

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