Pordenone, la “signora dei tappi di sughero”

Roberta Maset fa la bancaria e aiuta il volontariato con una raccolta benefica

PORDENONE. Nel cestino della sua bicicletta tornando dal lavoro non ci infila la spesa, ma un sacco con i tappi di sughero che chi la conosce le consegna. Roberta Maset, bancaria pordenonese, è la “signora dei tappi di sughero”, che ha trasformato la mania per il riciclo in un progetto di solidarietà.

«Il tutto è nato un paio di anni fa – racconta – perché sono molto attenta al riciclo e non sapevo dove buttare i tappi di sughero. Ho fatto una ricerca su internet e mi sono imbattuta nel progetto etico della Amorin Cork».

Maset ha scoperto così che non soltanto i tappi sono riciclabili al 100 per cento, ma che il progetto etico consentiva di togliere il sughero dai rifiuti e dare un valore economico a questa azione. Così ha pensato di avviare la raccolta con l’obiettivo di finanziare il volontariato. In due anni Maset si è attivata con grande tenacia.

Oggi si contano 480 punti di raccolta in regione e nel vicino Veneto: bar, ristoranti, ma anche parrucchieri, profumerie, in sostanza ogni negozio dove il passaparola ha garantito la bontà del progetto.

Viene sostenuta la Via di Natale, sodalizio con cui c’è uno speciale legame familiare e al quale sono già stati consegnati in passato 6 mila euro. E’ pronto un altro Tir con 15 tonnellate di tappi. Maset, inoltre, collabora con un’associazione di Giavera del Montello che si occupa dell’assistenza a bambini oncologici.

In questo percorso può contare su decine di volontari che le danno una mano. Tra loro la famiglia Moretto, titolare di un’impresa di demolizioni a Pordenone in via Roveredo.

«Mi hanno messo a disposizione un capannone – spiega Maset –. Siccome i tappi vengono considerati rifiuti speciali e non materia prima, serviva una certificazione per poterli gestire, e loro l’hanno fatta», oltre a mettere a disposizione, sempre gratuitamente, i mezzi per la consegna.

Poi ci sono i fratelli Zanon di Cordenons, di 80 e 83 anni, che ricevono nel loro garage le piccole quantità di tappi e le selezionano così da consegnare materiale puro. Di spazio per raccoglierne di più ce n’è.

«Ogni anno in Italia – continua – vengono buttate via tonnellate di sughero per circa 3 milioni di euro». Frutto della solidarietà anche i “big box” che vengono usati per consegnare i tappi che provengono dalle Mauritius e servono per il trasporto dello zucchero per imprese locali.

Tutte le informazioni si possono trovare sul sito “Tappodivino”. Il progetto ora ha un obiettivo ambizioso: coinvolgere le grandi cantine del Friuli Venezia Giulia.

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