Pordenone, più spazi al pronto soccorso

PORDENONE. Una riorganizzazione del reparto per gestire meglio i tanti accessi del reparto di emergenza del Santa Maria degli Angeli. Ma non basta.
La sofferenza del pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone si misura sotto diversi indicatori, che si chiamano sicuramente spazi, ma anche medici e personale. In parte la rimodulazione dei 10 posti letto della degenza a media assistenza internistica, trasformati in 5 posti letto di osservazione e 5 di degenza breve ha consentito di aumentare gli accessi e ridurre i cosiddetti “fuori reparto” in medicina. Ma non è “la” soluzione di tutti i problemi.
Men che meno oggi che la chiusura di 6 posti letto di neurologia sta mandando in sofferenza la stessa unità.
La “promessa” della presidente della Regione di dare il via libera alla ristrutturazione del pronto soccorso del Santa Maria degli Angeli, arrivata nel corso del convegno sulla sanità organizzato dall’associazione Futuro Pordenone, rappresenta dunque la speranza di una boccata di ossigeno per uno dei reparti nevralgici dell’Azienda ospedaliera.
Investimenti strutturali, per ampliare laddove possibile gli spazi, e investimenti in personale, per riportare su livelli ottimali la dotazione di medici e infermieri. Se su questo secondo aspetto risorse potrebbero arrivare dalla riorganizzazione del pronto soccorso di Maniago, che è uno degli “anelli” del sistema dell’emergenza provinciale, sul primo la logistica richiederebbe aree che oggettivamente non ci sono.
A meno che la riorganizzazione del 118, con l’istituzione della centrale operativa unica regionale a Palmanova, non liberi spazi fisici al piano terra del padiglione C, dove ha sede la centrale provinciale.
Se così fosse, dove oggi sono presenti gli operatori del 118, potrebbe venire allestita la sala d’attesa dei pazienti del pronto soccorso, consentendo di ampliare le zone operative del dipartimento di emergenza occupando anche gli spazi oggi destinati alle attese.
Il tutto in attesa del nuovo ospedale, che ben che vada sarà operativo tra 5/6 anni. Ma è intuibile che una struttura sanitaria come il Santa Maria degli Angeli non possa attendere senza fare nulla, senza investire per garantire sicurezza ai reparti operativi.
Cosa che non ha mancato di richiamare il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, ricordando come proprio il dipartimento di emergenza, e segnatamente il pronto soccorso, uno dei servizi ospedalieri in stato di maggiore sofferenza.
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