Pordenone, scoperti 10 lavoratori in nero tra braccianti agricoli, tatuatori e camerieri: multe fino a 105 mila euro
Nell’ambito dei controlli sul territorio provinciale la Guardia di finanza ha riscontrato numerose irregolarità, proponendo anche la sospensione di due attività ad Aviano e a Fiume Veneto

Dieci lavoratori in nero, multe fino a 105 mila euro e la proposta di sospensione dell’attività per due realtà commerciali.
Gli uomini della Guardia di finanza del Comando Provinciale di Pordenone hanno effettuato una serie di controlli a diverse imprese, scoprendo pesanti irregolarità sulle normative occupazionali.

Le Fiamme Gialle, in particolare, all’interno di un terreno agricolo nel territorio di Aviano hanno scoperto sei persone intente a potare le viti per conto di un imprenditore rumeno: tre lavoratori moldavi e tre rumeni, per i quali non risultava formalizzato il preventivo e obbligatorio invio della comunicazione di assunzione al locale Centro per l’Impiego.
A carico del datore di lavoro, i finanzieri hanno contestato sanzioni da 17.550 a 105.300 euro, proponendo inoltre al competente Ispettorato territoriale del lavoro la sospensione dell’attività per l'impiego di personale senza contratto in misura superiore al 10 per cento di quello regolarmente assunto.
In occasione dell’evento “Naonian Tattoo & Motor Expo”, tenutosi alla Fiera di Pordenone, il personale della Guardia di finanza della Tenenza di San Vito al Tagliamento – in consueta sintonia con l’Ente Fiera – hanno riscontrato l’impiego di due lavoratori italiani in nero: il primo addetto a un’attività di tatuaggi e piercing, il secondo alla somministrazione di alimenti e bevande. Per ogni imprenditore la sanzione applicata va da 1.950 a 11.700 euro.
Nella stessa giornata, presso un’attività di ristorazione di Fiume Veneto, i militari sanvitesi hanno identificato due camerieri italiani in nero. Anche in questo caso, superata la stessa percentuale che sancisce la sanzione accessoria, le Fiamme Gialle hanno proposto al Ispettorato territoriale del lavoro la sospensione dell’attività. La sanzione amministrativa applicata al datore di lavoro, invece, va da un minimo di 3.900 a un massimo di 23.400 euro.
Dall’inizio dell’anno sono 91 i lavoratori in nero e 42 quelli irregolari scoperti dalle Fiamme
Gialle del Friuli Occidentale, più di uno al giorno: 73 i datori di lavoro sanzionati e 31 le proposte di sospensione delle attività inoltrate all’Ispettorato del Lavoro.
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