Pordenone, sorveglianza armata per i commercianti

La proposta lanciata da Punto Cardinale ha già raccolto trenta adesioni. Il sistema dovrebbe essere pronto a fine luglio

PORDENONE. Un’idea simile, già in passato, era stata presa in considerazione dagli abitanti della zona. Rimase però come tale. Ora sta per diventare realtà, grazie a un’azienda privata.

Si chiama “Un progetto per la sicurezza e la riqualificazione delle aree dimenticate del centro” e, a proporlo, è Punto Cardinale, il complesso edilizio di piazzetta Costantini.

Si vuole valorizzare l’area di collegamento fra le tre piazze centrali – Costantini, Freschi e XX settembre – attraverso un servizio costante di sorveglianza armata.

Proprio così: il “come”, per certi versi, suona sinistro, ma «può creare una maggiore percezione di sicurezza», spiega il direttore commerciale della società, Tiziano Spagnuolo.

L’iniziativa avrebbe già trovato l’adesione di 30 imprenditori del centro. Il sistema dovrebbe essere pronto entro la fine di luglio. Sicuramente, una trovata che farà discutere.

Il progetto. Premessa doverosa: ci sono città ben più pericolose di Pordenone in Italia. Spagnuolo lo sa bene e lo sottolinea. «Qui si sta bene», è il succo del suo discorso. Tuttavia, a essere cambiata nel corso degli anni è la percezione di sicurezza.

Chi si sentiva tranquillo, nel girare a piedi nelle ore notturne, ora non lo è più. Per questo, e per rendere più attraente la zona, dal punto di vista sia commerciale sia abitativo, Punto Cardinale ha pensato a un servizio di guardiania, attivo dal tramonto all’alba.

La zona è quella definita come “secondaria” nel centro città. Quindi, l’area che si sviluppa attorno a piazza XX settembre e piazza Costantini: vie Rovereto, Trento, Santa Caterina, Cavallotti e viale Cossetti. Un accordo di massima con la società di sorveglianza (Vigile San Giorgio) è già stato trovato.

Poi, al piano terra di Punto Cardinale, funzionerà entro l’estate la sede stabile del servizio aggiuntivo di guardiania, anche armata. Lungo il percorso saranno installate colonnine di emergenza. Schiacciando un pulsante si attiverà il pronto intervento.

Infine, si vorrebbe presentare al Comune un’interrogazione per chiedere l’installazione di altre due telecamere in zona: una in piazzetta Costantini, l’altra in via Rovereto.

Adesioni e commenti. Al progetto hanno aderito molti commercianti della zona. In particolare c’è il sostegno dell’Art cafè di via Santa Caterina e dell’Eliotecnica di via Rovereto.

«Ho fatto un sondaggio e mi sono reso conto che i titolari di molte attività di questa zona chiedevano una maggiore sicurezza – spiega il direttore commerciale di Punto Cardinale –. Così ci siamo attivati: si tratta di un’iniziativa privata, che punta a riqualificare una zona di Pordenone.

Un atto dovuto se si vuole dare un concreto rilancio all’intero settore commerciale della città, che deve necessariamente partire dal centro urbano e dalle strade del centro».

Il fine è quello di costruire un percorso gradevole e sicuro. Basterà? E, soprattutto, servirà? Soltanto tra qualche mese si potrà tracciare un bilancio. Di sicuro, come azienda privata, Punto Cardinale ha l’obbligo di rendere il suo prodotto più accattivante possibile: nel pacchetto rientra anche la sicurezza, necessaria per chi vuole acquistare una casa oppure un locale commerciale.

Acquazzurra srl, la proprietaria di Punto Cardinale, vede di buon l’occhio l’iniziativa. Colpisce soprattutto un’altra cosa: il bisogno di sentire sicurezza, sempre più in aumento.

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