Pordenonelegge, superati i 130 mila spettatori al festival del libro

Calato il sipario sull’edizione numero 20, la novità annunciata è l’avvio di una “radio web” che permetterà di riascoltare circa 350 appuntamenti registrati in questi giorni direttamente sul sito di Pordenonelegge, o tramite un’app.

Conferma la sua anima “pop”, ma anche una raggiunta maturità che ne fa sempre più un festival e un po’meno una festa, Pordenonelegge, sul quale ieri è calato il sipario, dopo cinque giorni in cui la città è stata ancora una volta travolta dall’onda gialla. Travolta, ma non troppo, perché la sensazione diffusa è che la pur eccezionale partecipazione – gli organizzatori parlano di un nuovo record di presenze, «certamente oltre i 130 mila dell’edizione 2018» – quest’anno si sia distribuita in modo più ordinato e mirato.

La conferma è arrivata anche dal direttore artistico Gian Mario Villata, alla conferenza stampa convocata a poche ore dalla conclusione. «Si è creato un pubblico da festival, che si prepara agli appuntamenti, li prenota, li aspetta».

Il risultato è che c’è molta più gente nelle sale e sotto i tendoni (e infatti si segnala anche un record di appuntamenti sold out) e meno folla lungo le strade e nelle piazze. Un pubblico che dimostra «sempre più attenzione e competenza nella scelta dei propri percorsi, all’ìnterno di un cartellone oceanico», fatto di 366 appuntamenti, 650 protagonisti, 65 anteprime, quasi duemila Amici del festival (formula che consente, attraverso il versamento di un contributo, di prenotare ingressi agli eventi).

Un pubblico più maturo, in sintesi, che conta anche sull’esercito di 12 mila studenti coinvolti negli appuntamenti di Pordenonelegge junior, «e non classi deportate», ma felici di esserci, tanto da aver commosso il presidente della Fondazione Pordenonelegge, un soddisfatto Giovanni Pavan, che fra i momenti più belli dell’edizione 2019 inserisce appunto il “grazie”, spontaneo, ricevuto per strada da una scolaresca. Maturità del pubblico e maturità del festival che si evidenzia anche in un altro aspetto, il fatto che sia occasione irrinunciabile di ritrovo per gli addetti ai lavori.

«Sono sempre di più – così ancora Villata – gli scrittori, i poeti, gli editori e saggisti che si danno appuntamento qui, indipendentemente dal fatto che siano in cartellone o meno, perché trovano una speciale atmosfera, una città coinvolta capillarmente». Sul fronte dei contenuti, poi, il direttore artistico si dice «personalmente contento dell’attenzione alla poesia, alla scienza, all’economia, al percorso fra attualità e storia», e sottolinea il desiderio del pubblico di «voler sentire parlare di Italia, di Europa e di cercare nei valori della nostra Storia una ritrovata compattezza».

Una curiosità riguarda la coda più spettacolare fuori dal teatro Verdi, riservata a un ospite accolto davvero come un mito, Francesco Guccini, special guest della giornata di sabato.

“Grazie” è la parola d’ordine, sentita e affettuosa, per tutti – dagli “angeli” alle forze dell’ordine, passando per i tanti protagonisti della macchina organizzativa – anche per i co-curatori del festival Valentina Gasparet e Alberto Garlini e per la direttrice dell’organizzazione Michela Zin, felice che l’edizione del ventennale sia stata festeggiata come si conviene a un anniversario importante.

Calato il sipario sull’edizione numero 20, la novità annunciata è l’avvio di una “radio web” che permetterà di riascoltare circa 350 appuntamenti registrati in questi giorni direttamente sul sito di Pordenonelegge, o tramite un’app. Si sviluppano, poi, gli intrecci con gli altri festival italiani. In vista del 2020 la Fondazione Pordenonelegge si prepara a siglare un accordo biennale con il Salone del libro di Torino, presente questi giorni al festival con il direttore Nicola Lagioia e il presidente Silvio Viale, e a potenziare la rete di partnership con realtà culturali, come il Comune di Senigallia e il suo festival “Ventimila righe sotto i mari”. Nelle prossime settimane sono in programma anche due festival realizzati con la collaborazione artistica della Fondazione: “GEOgrafie festival” a Monfalcone (dal 2 al 6 ottobre) e “Scrivere per amore” a Verona (dal 16 al 19 ottobre). –
 

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