Portalettere in ferie, uffici con orario ridotto

UDINE. Il personale va in vacanza e gli uffici postali riducono l’orario di apertura. La riorganizzazione estiva di Poste italiane è partita e non mancheranno i disagi anche in città. «Si tratta di chiusure temporanee – assicura Maurizio Lozei dell’Ufficio comunicazione – previste in particolare per i mesi di luglio e agosto in tutta la provincia, poi con settembre tutto tornerà alla normalità».

Il “problema” è sempre lo stesso, vale a dire la necessità di assicurare le ferie a tutti i dipendenti, dai portalettere al personale impegnato negli uffici. A questo si aggiunge l’esigenza di un contenimento delle spese.

«Poste italiane ha monitorato i flussi di lavoro e, in base a questi – fa sapere Lozei –, sono state decise le chiusure degli uffici o la riduzione degli orari di apertura al pubblico. Abbiamo cercato di razionalizzare il servizio e, inoltre, l’obiettivo è anche quello di diminuire i costi di gestione. Tenendo conto che durante l’estate le famiglie sono in vacanza, il servizio postale si riduce di conseguenza».

Fanno capo a Poste italiane 180 uffici in provincia, 14 in città (tra questi Poste Impresa, lo sportello dedicato ad aziende e associazioni situato accanto alla sede di “Udine Centro”). In città i disagi si concentreranno in agosto, quando gli uffici a doppio turno chiuderanno a rotazione nei pomeriggi, garantendo il servizio soltanto al mattino (dalle 8.20 alle 13.45 circa) dal lunedì al venerdì.

Più in dettaglio, quello di piazzale Valle del But (“Udine 10”) resterà chiuso dall’11 al 29 agosto, l’ufficio di via del Freddo (“Udine 2”) dal 18 al 29, mentre quello della sede centrale di Poste italiane, in via Vittorio Veneto, dall’11 al 14 agosto. Tra gli uffici a turno unico (aperti dalle 8.20 alle 13.15 o 13.45 dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 12.35 il sabato), quello di via Genova (“Udine 12”) resterà chiuso tutti i sabati di agosto. Orari invariati, invece, per tutti gli altri uffici cittadini.

«Abbiamo cercato di limitare al massimo i disagi per la gente – sottolinea Lozei – e, per questo motivo, in città e provincia è stato deciso di non chiudere nei primi giorni di luglio e di agosto per poter garantire il pagamento delle pensioni».

«Tutte le chiusure – chiarisce – sono state precedentemente concordate con gli Enti locali: Poste italiane si confronta sempre prima con gli amministratori e c’è sempre un ufficio che rimane aperto per ogni comune. La razionalizzazione dei servizi – ribadisce infine Lozei – riguarda soltanto i mesi estivi, con settembre le aperture saranno regolari. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it».