Portalettere-psicologo salva un ragazzo sul ponte nuovo
Con un “magheggio” degno di un film, ha chiamato i carabinieri, fornendo loro le informazioni necessarie per intervenire
CIVIDALE. Una bicicletta appoggiata a bordo strada; un ragazzo avvinghiato alla ringhiera, a metà del ponte nuovo; e un portalettere che capisce all’istante, ferma l’auto, avvia un dialogo e intanto, con un “magheggio” degno di un film, chiama i carabinieri, fornendo loro le informazioni necessarie per intervenire.
Protagonisti di questa storia a lieto fine sono Michel Giovannini, dipendente di Poste italiane che si occupa della consegna della corrispondenza fra Torreano e Cividale, e un giovane di nazionalità straniera, salvato dalla prontezza di spirito di un soccorritore che ha avuto l’acume di non mostrarsi tale, bensì, semplicemente, un uomo di passaggio interessato a parlare, a condividere.
E quando la conversazione è riuscita nell’intento primario, quello di far scostare il ragazzo dalla balaustra, con un trucco il postino ha digitato il 112, senza che l’interlocutore se ne accorgesse, e ha continuato a chiacchierare infilando tra una battuta e l’altra, a beneficio di chi era all’ascolto, una serie di indizi per far capire contesto, luogo e rischio.
«Non so nemmeno io come ho fatto, in realtà. Ricordo di aver visto qualcosa di simile al cinema», si schermisce Michel, quasi in imbarazzo per l’interesse suscitato da un gesto che lui giudica «istintivo».
Eppure prima della sua altre tre auto erano passate e tutte avevano proseguito la loro corsa. Per spianare la strada all’Arma il postino ha suggerito al ragazzo di farsi aiutare: «Perché non ti rivolgi ai carabinieri? Sono brave persone, vigilano sulla sicurezza di tutti noi», gli ha detto proprio mentre arrivava la pattuglia, concludendo il capolavoro di pronto-intervento e umanità.
«Guarda che fortuna, sta passando un’auto dell’Arma: approfittiamone, fermiamola», ha detto Michel. E il giovane ha acconsentito.
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