Portinaio in pensione torna in municipio come volontario: prosegue l’impegno di Renato verso la comunità

A Cordenons Renato Gerolin non è stanco dopo 43 anni di servizio. Il suo sorriso continuerà ad accogliere i cittadioni: «Il mio lavoro lo amo, non ero pronto a lasciarlo»

Milena Bidinost
Renato Gerolin davanti l'ingresso del Comune
Renato Gerolin davanti l'ingresso del Comune

Dopo 43 anni di lavoro, raggiunta la meritata pensione, avrebbe potuto darsi al volontariato in qualsiasi associazione del territorio. Invece lui, il cordenonese Renato Gerolin, ha scelto di tornare nel proprio posto di lavoro, dando al sindaco Andrea Delle Vedove la propria disponibilità ad aiutare a titolo gratuito. Riprenderà il posto che era stato suo questo mese e ritornerà a fare il messo comunale due pomeriggi a settimana.

Non un messo qualunque, tuttavia, ma il primo volto che il cittadino incontrava e continuerà quindi a incontrare varcata la soglia del municipio di piazza della Vittoria. A spingerlo a fare questa scelta, dice, è stato «l’affetto per i cordenonesi che nel 1973 hanno accolto me e la mia famiglia quando ci siamo trasferiti a vivere al Nord dalla Campagna e con i quali io mi sono sempre trovato molto bene». Il sindaco, dal canto suo, ha letto questa disponibilità ricevuta da Gerolin come «un segno di grande attaccamento all’ambiente di lavoro, alla sua mansione e anche alla mia figura, dal momento che mi ha chiesto di ritornare come volontario almeno per il tempo del mio mandato».

Aggiunge Delle Vedove: «Non sono mancate le figure che, una volta in pensione, hanno offerto la loro disponibilità a dare supporto ai colleghi a titolo gratuito per passaggi di consegne; la figura di Gerolin, in particolare, è molto visibile al cittadino e il suo sarà un ruolo stabile: abbiamo perciò regolamentato il suo inserimento come volontario».

«Sono in pensione dal 2 settembre dello scorso anno – racconta l’interessato –. Quando mi hanno comunicato che sarei andato in pensione due anni prima dei miei calcoli, perché non sapevo che mia madre anni fa mi avesse versato i contributi per l’anno del militare, ci sono rimasto male, perché io il mio lavoro lo amo e non ero pronto a lasciarlo. Molti cittadini, poi, hanno cominciato a chiedermi perché non mi vedevano più, perché non tornavo. Ho perciò pensato che avrei potuto fare il volontario e sono molto felice che il sindaco abbia accettato la mia proposta».

Renato Gerolin è molto noto in città per il lavoro e per essere il proprietario dell’ex colonia elioterapica di Cordenons, che ha ristrutturato e che mette a disposizione di feste private. È nato a Meta di Sorrento il 14 febbraio del 1963. Suo papà Raimondo, che faceva il tassista, era originario di Meduno di Livenza e aveva parenti tra San Quirino e Cordenons. “Salito al Nord”, Renato iniziò a frequentare le scuole medie a Cordenons. Da adulto, dopo le prime esperienze di lavoro nel settore privato, tentò e vinse il concorso per autista di scuolabus e messo per il Comune di San Quirino, dove lavorò per cinque anni. Nel 2000, grazie a una mobilità, passò a fare il medesimo lavoro per l’amministrazione comunale di Cordenons. Lo chiamavano “freccia rossa” , perché Gerolin alla guida dello scuolabus era il più veloce dei tre autisti del Comune.

«Io guidavo lo scuolabus numero 2 – ricorda con soddisfazione – e con me i bambini si divertivano un sacco, perché mettevo la musica e li facevo cantare, li facevo vivere ciò che io da bambino non avevo vissuto perché a Meta gli autisti erano stati molto severi. Ancora oggi ci sono persone che si ricordano di quando da bambine le portavo a scuola e mi salutano con affetto». Dal papà e dai viaggi fatti con lui in taxi Gerolin ha imparato a «coccolare» le persone, intrattenendole con il sorriso, dote questa che gli è tornata utile quando nel 2018 il Comune di Cordenons ha deciso di appaltare il servizio scuolabus e ha dovuto ricollocare i tre autisti.

Gerolin, in particolare, inizialmente era stato posto al primo piano, accanto all’ufficio del sindaco ad accogliere i cittadini che andavano da lui; poi qualche giorno all’Ufficio urbanistica, infine in portineria dove la sua presenza (assieme a quella degli altri messi) si è rivelata molto utile nel periodo del Covid e delle restrizioni.

«Dopo tanti anni di lavoro – osserva il sindaco – Gerolin conosce perfettamente sia i cittadini, sia gli uffici comunali e la sua presenza in accoglienza è stata e continuerà ad essere molto utile per indirizzare le persone e aiutarle a reperire informazioni velocemente. Per questo siamo contenti che da questo mese tornerà a essere parte della squadra, seppur con il ruolo di volontario». 

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