Portogruaro, bimbo di un anno e mezzo batte la testa e muore
Inutile la corsa in ospedale: il piccolo vittima di un incidente domestico o automobilistico. I familiari sentiti dai carabinieri. La nonna: «Il piccolo è caduto dopo essere stato adagiato sul cofano di un’auto»

Muore in ospedale dopo essere stato portato dai familiari a seguito di una botta in testa violentissima: le ferite erano troppo gravi e non lui non è sopravvissuto. Così ha perso la vita un bambino di un anno e mezzo, Bilal Kurtesi, nato in Serbia e residente nella frazione di Mazzolada di Portogruaro.
La disgrazia è accaduta nel tardo pomeriggio di lunedì 11 settembre. Potrebbe trattarsi di un incidente domestico oppure di un incidente automobilistico. Sulla testa ci sarebbero tracce di arrotamento che però non emergono a livello frontale. I carabinieri mantengono il massimo riserbo ma tutti i familiari sono stati sentiti per oltre due ore.
Di sicuro non c’è dolo ed è stato un incidente. Ma ci sono ancora delle contraddizioni da chiarire. È stata raccontata tutta la verità? Oppure il piccolo è caduto a terra dopo che inavvertitamente la vettura era stata messa in moto? Proprio per fugare i dubbi, il medico legale Antonello Cirnelli su disposizione del pubblico ministero di turno ha disposto una tac total body per recuperare tracce utili alle indagini sulla testa del bambino e sulla nuca.
Tracce che possono non essere visibili a prima vista. Il dramma è avvenuto attorno alle 19 in via Loredan. Bilal Kurtesi era in cortile con i cuginetti e con altri parenti. A un certo punto il dramma. Il piccolo resta ferito gravemente alla testa, perde sangue.
Poi la corsa all’ospedale, l’angosciosa attesa fino al tragico epilogo. Secondo la nonna e lo zio, i fatti sono però molto chiari.
“Il piccolo - hanno riferito nel piazzale dell’ospedale di Portogruaro - era stato adagiato per gioco sul cofano di una nostra macchina. È caduto e si è fatto male alla testa. Lo abbiamo portato subito all’ospedale ma non è servito”.
La nonna non si dà pace. “È una cosa assolutamente drammatica che non ci aspettavamo. Era un bambino gioioso che amava la vita. È caduto da sopra la macchina”.
Lo zio e la nonna attorno alle 20 sono stati chiamati a deporre nella caserma dei carabinieri in via Castions. Sono rimasti lì a lungo.
I militari vogliono vederci chiaro. Non si escludono sequestri, come quello della vettura sui cui potrebbe essere ordinata una perizia. Fuori dal pronto soccorso c’è il padre Senat assieme ad altri parenti che piangono la scomparsa del piccolo. “È un momento difficile, siamo tutti sconvolti. In questo momento non abbiamo molto da dire”.
Che bimbo era Bilal? Senat riprende la calma e aggiunge. “Era un bambino vivace e allegro. Aveva tanta voglia di vivere. Era nato in Serbia - spiega ancora il padre - ma era arrivato in Italia quasi subito. Io ho altri due figli. Questa è una grave perdita per me e per tutta la mia famiglia”.
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