«Poste, il piano nasconde i tagli»

Pordenone, Riccio (Uil): «Non risultano definiti i turni estivi degli sportelli a rischio chiusura». Ecco quali sono

PORDENONE. «Poste Italiane di Pordenone ci nasconde qualcosa nel piano di razionalizzazione degli sportelli». Uil poste e il segretario sindacale Paolo Riccio vogliono vederci chiaro, nel piano delle chiusure estive 2015 degli uffici postali.

«Non sono definiti i turni di chiusura degli sportelli di Pordenone 5: la cosa è sospetta – ha segnalato Riccio – perché lo stesso omissis c’è a Ramuscello, Lestans e Maniago 1: sono uffici definiti “a basso traffico”. Anduins e Castelnovo sono inseriti nella tipologia della razionalizzazione con chiusura a giorni alterni».

Il sindacato fa un passo avanti. «Il timore è quello di un blitz estivo che porti alla chiusura repentina degli sportelli definiti “deboli” nel piano 2015 di razionalizzazione – Riccio non ci sta –. Chiediamo un incontro urgente a Poste Italiane: non vogliamo chiusure a sorpresa. Un altro punto dolente è la scelta di chiusura a giorni alterni degli sportelli a Nave e Sarone: sono centri che gestiscono oltre mille utenti».

Gli sportelli postali inseriti nei turni di sospensione temporanea estiva del servizio sono: Azzano Decimo, Fiume Veneto, Maniago, Pordenone Santa Caterina e 4, Sacile, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Bagnariola, Bannia, Campagna di Maniago, Cecchini, Domanins-Rauscedo, Ghirano, Nave, Pinzano, Polcenigo, Porcia 1, San Giovanni Polcegnigo. Sarone, Savorgnano, Tamai e Villotta di Chions.

Il piano dei tagli alle poste in provincia era slittato in febbraio 2015: la mappa della rimodulazione del servizio è stata rinviata – ufficialmente – all’autunno. Le proteste sindacali, la petizione aperta a Pordenone e provincia avevano congelato la razionalizzazione.

«È stato annunciato il rinvio da Poste Italiane: al tavolo della trattativa sindacale la scelta sembra opportuna – dicono i sindacati confederali del settore e Uil poste –. L’azienda ha intenzione di rinviare il nuovo piano industriale. Il pressing delle forze sindacali, dei sindaci e degli utenti aveva rimesso in gioco, quindi con una tempistica distesa, la mappa dei tagli. Quella che era stata presentata a Trieste al tavolo di gennaio».

Pordenone vuole salvare dai tagli la succursale urbana 5. «No alle mattanze estive – è l’aut-aut di Riccio –. Poste Italiane è avvisata».

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