Posti per il Sello, è caos I negozi: così chiudiamo

Udine, interrogazione di Michelini (Identità civica) che sollecita l’incontro pubblico: «Sindaco e assessori spieghino alla gente come sarà organizzato il cantiere»
Udine 19 luglio 2013 park sello Copyright Petrussi Foto Press/Turco
Udine 19 luglio 2013 park sello Copyright Petrussi Foto Press/Turco

UDINE. Gli archetti rossi che delimitano i posti auto riservati al personale del Sello riportano il dibattito sul mega parcheggio di piazza Primo maggio alle stelle. I commercianti di via Portanuova chiedono un confronto con tecnici e politici perché, avvertono, «quei 30 posti strappati alla piazza rischiano di provocare la chiusura dei negozi» e il centrodestra annuncia battaglia in consiglio comunale dove, tra i banchi del Pd, siede la dirigente dell’Uccellis, Maria Letizia Burtulo, la stessa che ha contestato la concessione fatta al Sello.

Dire che quel cantiere è destinato a far parlare di sé è riduttivo visto che, come scrive il capogruppo di Identità civica, Loris Michelini, nell’interpellanza che presenterà oggi a palazzo D’Aronco, «nessuno ancora conosce la data di inizio dei lavori». Su questo punto Michelini pretende chiarimenti prima di chiedere al sindaco e alla giunta «come giustificano l’esproprio dei 30 stalli liberi concessi, anche se temporaneamente, al Sello e se tale “esproprio” rispetta il rapporto obbligatorio tra posti a pagamento e gratuiti». Allo stesso modo Michelini chiede perché il tanto invocato confronto con i commercianti, i residenti e tutti coloro che lavorano sulla piazza non è ancora stato fatto visto che in fondo la gente chiede solo di conoscere come e quando scatteranno le limitazioni al traffico.

«Quello che sta succedendo è inaccettabile - tuona Enore Cecconi, il titolare del negozio Angels Home di via Portanuova - lo è perché con l’allora assessore Malisani eravamo d’accordo di portare i parcheggi ora assegnati al Sello a rotazione per consentire alle persone che arrivano in centro di parcheggiare. Se complessivamente tolgono per due anni 100 posti dalla piazza i possibili clienti vanno diritti e non entrano in centro».

Ecco perché Cecconi insiste a dire: «Vogliamo incontrare l’amministrazione comunale prima dell’apertura del cantiere». La stessa richiesta l’ha formalizzata pure la Camera di commercio, ma nonostante ciò palazzo D’Aronco ha fatto transennare l’area riservata al Sello senza dare spiegazioni. «Non accettiamo questa imposizione - rincara Cecconi - se andiamo avanti così non ci resta che chiudere e andare tutti in periferia».

A tutto ciò si aggiunge un aspetto politico perché, a seguito dell’accordo trovato con il Sello, la dirigente scolastica dell’Uccellis ha sollecitato lo stesso trattamento anche per la scuola di via Giovanni da Udine. Questo fatto viene letto dal centrodestra come una divisione interna alla maggioranza visto che la preside Burtulo è anche consigliera comunale del Pd.

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