Pozzuolo, i militari resteranno in regione
GORIZIA. I militari che con ogni probabilità, già a partire dal prossimo autunno, lasceranno Gorizia all’atto dello scioglimento della Brigata Pozzuolo «saranno trasferiti prevalentemente in altri reparti del Fvg». Lo ha assicurato nelle scorse ore il ministro delle Difesa, Mario Mauro, nel corso di un incontro con la presidente della Regione, Debora Serracchiani.
L’ex segretaria regionale del Pd aveva anticipato le proprie preoccupazioni sullo scioglimento della Pozzuolo in un paio di lettere, fatte pervenire lo scorso mese di maggio al titolare del dicastero di via XX Settembre: Serracchiani ha evidenziato al ministro gli effetti negativi della decisione, specie sul tessuto economico goriziano. Mauro, dal canto suo, spiegando che le decisioni del governo derivano da un cambiamento radicale della strategia di difesa, si è comunque impegnato a fornire un dettagliato elenco delle donne e degli uomini in divisa coinvolti, precisando che i trasferimenti saranno prevalentemente interni alla regione.
La riunione romana è servita per fare il punto anche sull’annoso problema della dismissione delle caserme, che riguarda anche Gorizia e l’Isontino: «Insediate nei centri urbani, nelle periferie, in aperta campagna - ha spiegato la presidente al ministro – le strutture militari tuttora vincolano gli sviluppi urbanistici di molti comuni, determinando un gravoso onere socio-economico per il territorio».
Su questo aspetto, l’esponente di Scelta civica ha assicurato ampia disponibilità ad esaminare, assieme alla sua struttura tecnica, la mappatura realizzata dall’amministrazione regionale e a valutare le esigenze dei Comuni, suggerendo che la soluzione dell'intero problema sia affidata ad un protocollo d'intesa tra Regione e ministero, sul modello di analoghi siglati con le Province autonome di Trento e di Bolzano. (chr.s.)
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