Prata, il “giallo” della nascita Giorgia Moll
PRATA
Perché non valorizzare la figura dell’attrice Giorgia Moll, intitolandole uno spazio culturale oppure dedicandole una retrospettiva? Da anni a Prata gira il ritornello circa una manifestazione da organizzarsi su misura per la 73nne attrice e cantante romana.
Il perché lo fornisce la stessa Miss Cinema 1955: «Prata? Mi dispiace veramente: non ci sono nemmeno mai stata, io sono proprio “romanaccia”, nata a Roma». Il resistente equivoco è rilanciato da molti siti internet, anche quelli specializzati in storia del cinema, e da vari libri, anche di autorevoli autori di storia locale. «È una storia che mi segue da moltissimo tempo – conferma la Moll, che in carriera ha recitato in 41 film, a fianco dei vari Brigitte Bardot, Alberto Sordi, Vittorio De Sica –, tant’è vero che siamo appena riusciti a modificare la voce di Wikipedia a me dedicata. Non so proprio immaginare come mai mi è stato attribuito Prata come luogo di nascita: in tutta la mia vita non ci ho mai avuto nulla a che vedere, anche se ho coltivato care amicizie originarie del pordenonese».
In effetti Giorgia Moll nella sua brillante carriera ha conosciuto molti vip, se è veritiero il flirt con Joe Di Maggio, la stella del baseball, uno dei mariti di Marylin Monroe. «Per esempio ero grande amica di Pierluigi, il fotografo Praturlon, il preferito da Federico Fellini – ricorda Giorgia, omaggiando il celebre fotografo di scena spentosi nel 1999, il cui nonno paterno era direttore di cotonifici a Pordenone –. Pierluigi era bravissimo, come pure il fratello Ezio che lo aiutava nella sua attività». Se non è pratese né è mai vissuta nel pordenonese, Giorgia Moll coltivò comunque un’amicizia con uno dei più profondi cantautori italiani, sodale del calciatore-poeta Ezio Vendrame, il quale lo ospitò spesso nella sua abitazione di Casarsa. «Come andava di moda a quei tempi, bastava essere giovani e carine e alle attrici si faceva incidere un disco – ironizza Giorgia -. Accadde anche a me e credo che costringessero Piero Ciampi a scrivermi quei testi». E così Prata ha “perso” un’illustre concittadina ma ha trovato una garbata amica.
Giacinto Bevilacqua
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