Prata dice addio ad Alvise Sian, impresario edile e benefattore

Cominciò a lavorare a 14 anni per aiutare la sua famiglia, poi emigrò in Svizzera: al ritorno in Italia aveva fondato la sua azienda, protagonista del boom edilizio

Rosario Padovano
L'impresario Alvise Sian, aveva 88 anni
L'impresario Alvise Sian, aveva 88 anni

È morto in casa a 88 anni, a seguito di un malore, Alvise Sian, lo storico artigiano impegnato per decenni nell’edilizia con la sua azienda. Lascia la moglie Maria, i figli Angela con Carlo, Giuseppe con Gabriella, diversi nipoti e pronipoti, oltre a tanti amici che hanno lavorato o avuto a che fare con lui.

Alvise Sian fin da ragazzo aveva fatto parlare di sé, per la sua grande capacità di costruire appartamenti, villette, case. Nel boom abitativo di Prata lui è stato indiscusso protagonista. Prima però la vita lo aveva costretto a fare delle scelte. La prima, la più dura, quella di dare un sostegno alla sua famiglia, andando a lavorare ad appena 14 anni. La seconda, la più complicata: lavorare in Svizzera, come molti altri pratesi hanno fatto nel secondo dopoguerra. Alvise Sian ha lavorato duramente in Svizzera e quando ormai aveva imparato tutti i segreti del mestiere, è rientrato a Prata, fondando la sua azienda, cui ha dato lavoro anche al figlio Giuseppe e alla figlia Angela, impiegata nella parte amministrativa.

«Gli anni del ritorno dalla Confederazione elvetica sono stati entusiasmanti – ha raccontato Angela Sian – abbiamo cominciato a costruire a Prata, nella zona di via Manin, diverse villette a ridosso del Museo del Minatore e della Biblioteca. Inoltre, mio padre ha edificato altre 70 abitazioni nella vicina Porcia e il mercato lo ha portato anche a Pordenone. Abbiamo vissuto, con lui, momenti irripetibili».

Alvise Sian si è sempre ricordato da dove era partito. Offriva il suo magazzino alle associazioni del suo territorio che non avevano una sede. In anni più recenti, con la malta, riusciva a realizzare e poi a regalare delle nicchie per ospitare statue di carattere religioso. «I problemi di salute sono stati diversi nell’ultimo periodo – racconta la figlia – di lui ricorderemo soprattutto la sua grande generosità. Ha aiutato tutti, indistintamente».

I funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale Santa Lucia di Prata, lunedì 3 febbraio, alle 15. Dopo il rito funebre la salma proseguirà per la cremazione. Il rosario in suffragio si terrà domenica 2 febbraio, alle 19.30, nella medesima chiesa.Tutte le offerte al funerale saranno devolute alla parrocchia.

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