Precari, decine di contenziosi per le graduatorie

Decine di vertenze aperte da insegnanti precari in arrivo da tutta Italia davanti al giudice del lavoro di Pordenone: è questa la via breve per l’assunzione in ruolo. Un fenomeno in città, che è patrocinato dallo studio legale dell’avvocato giuslavorista leccese Sirio Solidoro e potrebbe creare un ingorgo al palazzo di Giustizia.
«Il tribunale del lavoro di Pordenone accoglie tutti i nostri ricorsi per i docenti abilitati “Tfa/Pas – è l’avviso sul sito web di Solidoro –. E dispone, dando lettura del dispositivo in udienza, l’immediato inserimento nelle graduatorie». L’invito online è per tutti i supplenti abilitati da Aosta a Canicattì. «Si aderisce al ricorso al tribunale del lavoro di Pordenone – segnala lo studio legale – entro il 30 novembre 2017».
Il fenomeno. Nelle assunzioni estive 2017 oltre centro precari sono stati assunti in ruolo, dopo essere stati inseriti nelle graduatorie a esaurimento degli abilitati. Un successo “firmato” dallo studio legale Solidoro.
«Il tribunale del lavoro di Pordenone ha accertato il diritto dei ricorrenti di essere inseriti nelle Gae – è il commento di Solidoro sul web –. È un duro colpo, dunque, quello subito dal ministero dell’Istruzione che dovrà immediatamente inserire nelle Gae tantissimi docenti abilitati, che parteciperanno al piano delle assunzioni». I precedenti successi hanno riaperti i termini di adesione al ricorso: in un click sulla piattaforma web.
Chi è l’avvocato Sirio Solidoro? È dottore di ricerca in diritto del lavoro nella Scuola internazionale dell’università d di Modena e Reggio Emilia. È stato consulente giuridico a Roma sulla contrattazione collettiva e le riforme del lavoro. Ha redatto memorie per le audizioni delle parti sociali nelle Commissioni parlamentari. È un mago per i precari.
A Pordenone. Il giudice del tribunale del lavoro di Pordenone ha accolto a fine luglio 2017 il ricorso dei primi 70 docenti assistiti dallo studio Solidoro. Tanti residenti fuori dai confini friulani: sono stati assunti quasi tutti in ruolo e forse nel 2018 chiederanno il trasferimento altrove.
Erano stati esclusi dalle graduatorie Gae dell’istruzione, poi hanno vinto il ricorso a Pordenone e la vita professionale è cambiata in meglio. «A seguito dei numerosi ricorsi sempre accolti dal tribunale del lavoro di Pordenone – era stato il commento del legale – i docenti abilitati sono stati inseriti nelle Gae. Potranno partecipare alle assunzioni in ruolo».
Altri ricorsi sono in piedi a Cosenza, ma l’en-plain del successo si registra a Pordenone. L’esempio? Un docente precario di Palermo abilitato è nelle graduatorie Gae e apre la vertenza per essere inserito nella prima fascia Gae a Pordenone, dove le cattedre libere ci sono. Ottiene ragione in tribunale e anche il contratto in ruolo nel giro di pochi mesi, al massimo uno o due anni e poi chiede il trasferimento a casa sua.
«Deve essere l’Avvocatura di Stato a intervenire per evitare questo fenomeno – ha invocato il sindacalista Mario Bellomo –. I precari che arrivano da fuori Pordenone dovrebbero essere inseriti in seconda fascia Gae». Invece, prendono “l’ascensore” occupazionale.
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