Precipita e muore davanti a figlia e marito

L’udinese Rita Rugo, di 53 anni, stava camminando nella zona di Illegio quando è scivolata cadendo per 20 metri



Ha trovato la morte tra quelle montagne che tanto amava davanti agli occhi del marito, della figlia e della cognata. Rita Rugo, 53 anni, di Udine, stava rientrando da un’escursione quando, lungo l’itinerario che da Illegio, frazione di Tolmezzo, conduce al monte Amariana, passando per il Bivacco Cimenti-Floreanini, è caduta a una quota di 700 metri precipitando per una ventina di metri da un salto di roccia.

Era felice in mezzo alla natura baciata dal sole Rita, assieme alle persone che più amava, il marito Danilo Fuccaro, la figlia Sara e la cognata Manuela. Contenta di trascorrere quei momenti con la sua famiglia. Stava procedendo davanti agli altri quando è scivolata in uno dei due unici punti pericolosi del sentiero e proprio per questo attrezzati con corde di sicurezza. È stata la figlia a chiamare immediatamente i soccorsi poco prima delle 15 e a dare l’allarme.

Sul luogo dell’incidente si sono precipitati gli uomini della Stazione di Forni Avoltri del Soccorso alpino e speleologico assieme alla Guardia di finanza di Tolmezzo. Ma purtroppo per la donna non c’era più nulla da fare.

Troppo gravi le ferite e i traumi riportati nella caduta: la 53enne è morta sul colpo. Sono stati informati anche i carabinieri della Compagnia di Tolmezzo.

Il recupero, che sarebbe stato comunque complesso via terra e non possibile con l’elicottero della Protezione civile considerata anche la scadenza dell’orario di volo, è avvenuto tramite l’elicottero del 118, che ha calato all’interno dell’impervio burrone tra il rio Palas e il rio Cornons il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino e speleologico e il medico di bordo, il quale ha potuto solo constatare il decesso della donna.

«È scivolata davanti ai miei occhi – racconta la figlia Sara –, tutto è accaduto in pochissimi istanti. La mamma conosceva bene la montagna, ogni sabato, ogni domenica e ogni momento libero lo utilizzava per fare delle escursioni e delle passeggiate e questo la rendeva sempre felice. Era una passione che univa tutta la nostra famiglia».

Rita, che da oltre vent’anni lavorava nello studio del commercialista Marco Balestra di Udine, era da sempre molto attiva nel sociale. «Una persona dal grande cuore generoso, sempre pronta a pensare prima agli altri che a se stessa» ricorda chi la conosceva bene.—



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