Premariacco si trasforma in set cinematografico: girate lungo il Natisone le scene di Diabolik
La zona del ponte romano ha ospitato le riprese, tra i protagonisti anche Miriam Leone nei panni di Eva Kant
PREMARIACCO. Hanno l’ispettore Ginko alle calcagna, sono braccati. Diabolik ed Eva Kant corrono a perdifiato nella boscaglia, lungo il costone della forra del Natisone, finché lei si trova sullo strapiombo, senza via d’uscita se non quella di lanciarsi nel vuoto, verso lo specchio d’acqua verde che si allarga parecchi metri più in basso. Ecco la scena che immortalerà Premariacco beach nel secondo capitolo di Diabolik, sequel della pellicola in uscita al cinema il 16 dicembre. Lo si sta girando sul territorio regionale (insieme al terzo episodio) dal 4 novembre e ieri le riprese, che proseguiranno fino al 28, hanno appunto interessato la località simbolo del territorio di Premariacco, quella del ponte romano, uno degli ambienti più suggestivi del corso del Natisone. Blindatissimo il set: tenuti a debita distanza, curiosi e appassionati hanno dovuto accontentarsi di scene viste da troppo lontano per poter essere messe bene a fuoco; impossibile transitare a piedi sul ponte, aperto solo alle auto, a intermittenza, con una serie di “stop and go” funzionali alle attività della troupe. Tra i roccioni da cui Eva – alias Miriam Leone – spicca il tuffo (nell’alter ego delle controfigure Lucia e Alice, atlete della Triestina nuoto che si alternano nella prova di bravura), il fiume e la riva si muovono circa 60 addetti ai lavori, oltre ai quattro attori impegnati nella scena e altrettante comparse, nel ruolo dei poliziotti. Le auto di questi ultimi si spostano a fasi nella zona del ponte romano, sotto gli sguardi di un pubblico che staziona paziente nei luoghi in cui è permesso, sperando di intercettare i momenti salienti. Nel laghetto c’è un gommone con macchina da presa a pelo d’acqua; un’altra sta sullo scoglio da cui si butta Eva Kant – che indossa i canonici stivali laccati, costruiti però ad arte sopra una “base” di scarpe da ginnastica, per consentire la corsa – e un drone riprende dall’alto. Nel punto del tuffo la profondità è di 4 metri e 20 centimetri: l’hanno certificata i sommozzatori, immersisi propedeuticamente, per controllare che non vi fossero elementi di rischio e verificare la temperatura, 11 gradi (la bella giornata, fra l’altro, ha aiutato non poco). «Ringraziamo il Comune di Premariacco per averci consentito di bloccare il traffico sul ponte romano e la popolazione per aver sopportato il disagio. Un grazie anche a Fvg Strade e naturalmente ai vigili del fuoco e al personale sanitario, che ci hanno garantito appoggio per eventuali necessità», dichiara il presidente di Fvg Film Commission, Federico Poillucci, al quale si deve la candidatura del sito a location dell’inseguimento e del tuffo, che saranno replicati oggi in una seconda giornata di ciak (dalle 8 alle 15). Entusiasta dell’occasione il vicesindaco di Premariacco, Demis Ermacora: «Una grande chance di visibilità per il nostro territorio», commenta, anticipando che la memoria dell’evento sarà perpetuata da un’apposita targa: “Da qui si è lanciata Eva Kant”. Per vederla “in volo” al cinema, però, bisognerà aspettare almeno la fine del 2022.
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